Oh il conforto, l'inesprimibile conforto di
sentirsi sicuro con una persona: di non avere né da pensare i pensieri, né da
misurare le parole, ma solo da elargirli, proprio come sono pula e grano
insieme, sapendo che una mano fedele li prenderà e setaccerà, terrà quello che
vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza, soffierà via il
resto.
10 commenti:
Delicatissima definizione del conforto.
Ne abbiamo bisogno... ma soprattutto dovremmo saper dare conforto.
Tanino, il tuo movimentassimo blog è una bella scuola di vita e... non si finisce mai di apprendere.
Grazie!
Delia
Grazie... e non hai finito di stupirmi!
Ludovico
Diceva Roger Schutz che ciò che ci divide è l'accessorio non l'essenziale.
Lo diceva riferendosi alle divisioni tra le chiese...
Ma è valido anche tra gli uomini.
Mettersi nella linea del conforto, come bene trascrivi, è una via d'uscita.
Gero
Stupendo e tenero.
Anche la foto, delicata e carica di rispetto, sta al testo.
Auguri, Tanino,
Romano
Quale mano fedele? Con il marito non puoi permetterti una parola di troppo. Per lo psicologo non va mai bene quello che dici e ti contesta anche quanto tu credevi fosse positivo. E quindi? A chi si riferiva Eliot? non conosco il testo...
La scrittrice inglese, con lo pseudonimo di Eliot, esprime ciò di cui tutti abbiamo bisogno.
Ma la forma "adulta" dell'amore è donare, è rendere felici gli altri e questo genera la nostra vera felicità.
Arrivare a non attendere nulla...
E' duro ma non conosco altra strada.
Eliot scriveva ancora:
È ciò che amiamo, o "come" amiamo che rende vera una storia d'amore?
Ciao!
Tanino
Ho capito. Grazie Tanino!
Non è facile, Tanio, accettare quello che dici, ma io come te e tu come me cerchiamo la verità e tu affermi che non conosci altra strada...
Ti stimo e quindi ti credo.
Ciao, Ludovico
Sono d'accordissimo con te e con Ludovico, non è x niente facile!
Ma la risposta che mi hai dato, Tanino - rivolta PROPRIO A ME - mi ha stupito non poco. Non me l'aspettavo! Pareva tu mi conoscessi e volessi spronarmi a percorrere 'quella' strada. E allora ci sto. Perlomeno ci voglio provare. Così la mia storia d'amore diventerà vera, ehhh?!
Anonima,
mi accorgo del tuo commento proprio mentre lavoro a un intervento che devo fare sulla ricerca del "sé".
Tu mi hai dato conferma che ciò di cui abbiamo bisogno, in un mondo imprevedibile e angosciante, è di nuove certezze che nessuno ci può dare se non la Verità che vive in noi, che abita in noi.
Ci vogliono momenti di riflessione per andare alla radice e da lì imparare a uscire per amare gli altri e NON DIPENDERE dagli altri: essere dono è il segreto vincente. E ciascuno è un dono unico, irripetibile, necessario a tutti.
E questo dono ha influssi non solo nel nostro piccolo ambiente, ma nel mondo intero perché ha radici in Dio.
Sembrano parole ma è un'avvincente avventura da provare.
Ho tante esperienze a riguardo.
Auguri e grazie!
Tanino
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