L’abitudine è la più infame delle malattie
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia,
qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portar le catene, a subir ingiustizie,
a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni
perché entra in noi lentamente, silenziosamente,
cresce a poco a poco
nutrendosi della nostra inconsapevolezza
e quando scopriamo di averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata,
ogni gesto s’è condizionato,
non esiste più medicina che possa guarirci.
Oriana Fallaci
Foto di Attila Adam
Bella provocazione!
RispondiEliminaFai scuola, Tanino, con questi semi di riflessione.
Mi son messo alla tua scuola da qualche anno e devo confessarti che ci sono effetti che forse non vedrai mai, ma ci sono.
Un mio nipote a cui raccontavo una storiella che tu avevi pubblicato, mi chiedeva: Nonno, quanti amici hai?
In questo si riconosce il ruolo del tuo blog.
Leggo volentieri i commenti. E' un giro di amici.
Buona giornata!
Ludovico
Grazie Tanino come sempre................ e secondo te quale l'antidoto a questo veleno che dice la Fallaci? Buona giornata
RispondiEliminaCarlo
Carlo, sono contento di sentirti!
RispondiEliminaL'antidoto al "veleno" penso sia lo sforzo di essere sempre nuovi per avere occhi nuovi.
Chiara Lubich ci insegna il "saper perdere" che comprende idee, giudizi sulle cose e persone, ed essere quindi nuovi, essere capaci di una "conoscenza" nuova.
Per esperienza vedo che questo funziona se sono in pace con Dio e quindi con me stesso.
Se non solo in pace, se non sono a fuoco con Dio, sono squilibrato, disorientato e quindi mi aggrappo alle abitudini, alle frasi fatte, ai luoghi comuni...
Carlo Carretto parla di Dio come CONTINUA NOVITà.
Quindi sintonizzarci a questa continua novità di Dio.
Quando parlo con qualcuno: avrei le mie risposte in base a quello che sta dicendo. Ma se veramente mi metto in ascolto mi rendo conto che non avevo ancora raggiunto la sua profondità.
Buona giornata,
Tanino
Concordo con la Fallaci per quanto riguarda quel genere di abitudine: no alla bruttura del mondo, alle ingiustizie, al male... tuttavia ci sono abitudini che in determinate età dell' uomo sono salutari per una crescita armoniosa, e poi, come dici tu, chi ha la fortuna di conoscere almeno un po' il Signore non c'è la fa proprio ad abituarsi a quel genere di abitudini, perché gridano contro il cielo.
RispondiEliminaBuona giornata.
sinforosa
Grazie!
RispondiEliminaLa genialità della Fallaci è anche la sua onestà mentale.
Come giornalista lei si è sempre ribellata alla passività che permetteva ai furbi lo sfruttamento.
Buona giornata,
Tanino
Grazie Tanino, concordo appieno.
RispondiEliminaSi concordo pienamente ...........Ecco io faccio nuove tutte le cose..Continua Novità di Dio.
RispondiEliminagrazie a tutti.
RispondiEliminaStiamo riflettendo insieme...
Ciao Serena
Certo la Fallaci sa quello che dice.
RispondiEliminaDietro le sue parole c'è la sua attività di giornalista, di osservatrice delle culture.
Ringrazio quanti hanno reagito,
Simone R.