lunedì 24 settembre 2018

Il sospetto

Una famiglia di amici mi scrive: 

Trasferiti per lavoro in un paesino dove non conoscevamo nessuno, tengo presente il consiglio delle mie colleghe di non dare confidenza ad alcuno in quel quartiere dove vive gente poco raccomandabile. Mio marito, con il suo carattere estroverso, inizia presto a dialogare con diverse persone soprattutto con un signore che incontra dal giornalaio. Le colleghe mi avvisano che quella persona ha avuto dei problemi seri con la giustizia. Ne parlo con mio marito. Lui mi risponde che è bene non giudicare e che Gesù chiede di amare tutti.
Qualche giorno dopo la nostra bambina improvvisamente sta male e la situazione peggiora ora dopo ora. Mi sento smarrita perché qui non conosciamo nessuno. Mio marito si ricorda che quel signore incontrato dal giornalaio, sapendo che era forestiero, gli aveva regalato una piantina del paese dove erano indicati i servizi di pubblica utilità, compreso ospedale, medico e farmacista, con i numeri di telefono. È stata la soluzione: il medico è arrivato, le medicine sono state acquistate subito. Tutto è risultato facile grazie alla “cartina” del signore “sospetto”. Per me è stata una forte lezione. L’amore verso il prossimo viene prima di ogni giudizio.

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