Si parla di Quaresima come di una curiosità culturale.
Qualcuno mi ha chiesto cosa sia per me.
Mi sono unito a
questo grande esercizio spirituale della Chiesa con l’impegno di guardare ogni
persona che conosco con l’atteggiamento di trovarmi davanti ad un mistero da
scoprire, un tesoro da valorizzare. Dimenticare consapevolmente sia il negativo
che il positivo. Non passare per i binari già percorsi dalla mente: mettermi in reale ascolto dell'altro.
Ho provato: non è facile soprattutto con le persone più
vicine delle quali conosco bene i difetti.
Ma quando riesco ad avere occhi nuovi è una meraviglia. Non solo io ma anche gli altri avvertono un “qualcosa”
di stupendo.
Buona settimana!
foto mia
6 commenti:
anche seguire questo blog è una meraviglia! spunti lievi per riflessioni profonde che fanno bene al cuore e all'anima. l'esercizio proposto oggi è sicuramente impegnativo ma porterà frutto. grazie Tanino, leggo i "nostri" appunti come una terapia....sono "pillole" che ci aiutano a vivere la quotidianità con molta serenità. claudia
VORREI CONTRIBUIRE ANCHE IO A QUESTA RIFLESSIONE COSI' INTERESSANTE E COSI' COMPLESSA PERCHE' CREDO STIA ALLA BASE DELLA NOSTRA SFIDA QUOTIDIANA_ .
NON E' FACILE OGNI GIORNO IL DISTACCO O IL SAPER CONTROLLARE I CONFLITTI E LE INCOMPRENSIONI SIA CON NOI STESSI, CHE CON GLI ALTRI SOPRATUTTO CON LE PERSONE CON CUI VIVIAMO ABITUALMENTE_. CREDO COMUNQUE CHE LO SFORZO PER ANDARE OLTRE E VEDERE SEMPRE UN ORIZZONTE ETERNO IN TUTTO CIO' CHE FACCIO E VIVO SIA IMPORTANTE E UTILE A QUESTA CONTINUA E NECESSARIA "RINASCITA" A CUI SONO CHIAMATO OGNI GIORNO_.
CIAO A TUTTI GIOVANNI
Ciao Tanino, grazie della 'tua' Quaresima. La frase:'Non passare per i binari già percorsi dalla mente: mettermi in reale ascolto dell'altro.Ho provato: non è facile soprattutto con le persone più vicine delle quali conosco bene i difetti.' Lavoro da 7 anni con un collega che si potrebbe classificare apatico, svogliato. Da qualche settimana stiamo lavorando ad un progetto assieme e ... meraviglia delle meraviglie sembra rinato, vivo, pieno di idee. Ed ho compreso che lui ha necessità di lavorare insieme e non da solo. Solo in questo modo tutto il suo essere si sveglia, diventa creativo. E ci ho messo 7 anni per scoprirlo... :( Meglio tardi che mai. :)
Caro Tanino,
su internet si trova con facilità questo testo. Ne riporto la prima parte, per me è affascinante.
Mi ha colpito il fatto che 2 persone Igino e Tarcisio, non "pretendono" di convertire l'intero Parlamento, di mettere Gesù in mezzo con tutti i presenti. Lo fanno tra loro: il resto lo fa Gesù nell'attimo presente.
In questa quaresima -insieme tutti noi che abbiamo scritto qualcosa sul tuo blog - abbiamo evidenziato quanto il difficile è "essere due o più":comunicare nonostante le diversità, rimanere uniti nonostante le difficoltà.
A volte che sia (quasi ?!) impossibile è evidente proprio nei periodi di "festa" - Natale e Pasqua - che di festa x vari motivi non sono.
Il mio augurio a tutti è questo: Gesù è risorto e si è manifestato con Igino e Tarcisio nel ns Parlamento: ricordiamocene, è un fatto. Pensiamo che può succedere di nuovo, come un miracolo, anche nelle nostre vite.
Cosa devo fare io perchè succeda ? E cos'è che continuo a fare e dovrei smettere, perchè succeda ?
C.G.
(Trascrizione da bobina)
Rocca di Papa, 3 ottobre 1975
Igino Giordani (Foco) all'incontro di Famiglie Nuove:
"La socialità di Gesù in mezzo" (20')
"La socialità di Gesù in mezzo".
Nel primo incontro che io ebbi con Chiara nel 1948, ella mi spiegò l'Ideale identificandolo col caposaldo evangelico di esso: "Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20). Quella citazione fu tra gli elementi della presentazione del Focolare che più mi sbalordirono; Chiara ci vedeva l'Ideale del Movimento che nasceva; io ci vidi l'essenza del cristianesimo. L'avevo prima letto più volte quel versetto evangelico, ma non m’aveva fatto mai un'impressione particolare. Messo in evidenza dalla parola di Chiara - e più che dalla parola, dalla sua volontà di inserire Gesù in mezzo anche fra lei con i suoi compagni e me -, si rivelò ai miei occhi come una nuova rivelazione - nella lettura del Vangelo c'è da scoprire sempre ogni giorno qualche cosa di nuovo, abissale -; una rivelazione tanto più straordinaria quanto più mi era esposta con ingenuità evangelica.
Della potenza di questa unità con Gesù in mezzo feci la prova poco tempo appresso.
Una sera, per qualche errore di guardie che avevano arrestato dei deputati, successe il finimondo nella Camera. Alle dieci, alle 12 ancora stavamo litigando, era un inferno quell'aula. Domandai la parola anch'io perché mi pareva che un cristiano focolarino dovesse dire la sua per mettere un po' di pace. Chiesi la parola, ecco corse a mettersi vicino a me un focolarino veramente santo, Tarcisio Pacati - l'avrete conosciuto - e mi disse: "Vengo qui per mettere Gesù in mezzo." Ed io parlai e via via che parlavo l'assemblea piano piano si placò e alla fine si fece un silenzio di tempio, e quando smisi di parlare ci fu un applauso generale di tutti i partiti, da tutte le parti; tanto che io restai sbalordito: mi parve un miracolo. Ma era, sono sicuro, l'effetto di quel Gesù in mezzo, il quale dice che ci ottiene quello che noi vogliamo e noi volevamo l'unità, la pace.
Nella nostra pochezza lo squarcio di una lancia che trafisse il Figlio dell'Uomo e nell'Uomo la misericordia di Dio per tutti i suoi figli: Resurrezione ! Sempre in ogni istante della nostra vita, insieme come fratelli, insieme come peccatori redenti e gioiosi in nostro Signore. Queste settimane mi hanno consentito maggiormente di esercitare l'ascolto alla Parola, con sforzo trovare momenti intimi con Gesù, far vuoto dentro per lasciarmi colmare di quel sussurro della croce: Padre ! Grazie Tanino delle stille feconde che offri e buon viaggio. Donatella
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