Nella vita del Santo Curato d'Ars si racconta di un
contadino che, ogni giorno e alla stessa ora, entrava nella chiesa
parrocchiale, e si sedeva nell'ultimo banco. Non aveva libri di preghiere con
sé perché non sapeva leggere; non aveva tra le mani nemmeno la corona del
rosario. Ma ogni giorno, alla stessa ora, arrivava in chiesa e si sedeva
nell'ultimo banco...e guardava fisso il Tabernacolo. San Giovanni Maria
Vianney, incuriosito da quel modo strano di fare, dopo aver osservato quel suo
parrocchiano per qualche giorno, gli si avvicinò e gli chiese: "buon
uomo...ho osservato che ogni giorno venite qui, alla stessa ora e nello stesso
posto. Vi sedete e state lì. Ditemi: cosa fate?". Il contadino, scostando
per un istante lo sguardo dal Tabernacolo rispose al parroco: "Nulla,
signor parroco...io guardo Lui e Lui guarda me". E subito, riprese a
fissare il Tabernacolo. Il santo Curato d'Ars descrisse quella come una tra i
più alti segni di fede e di preghiera.
La foto è del Santuario "Maria Theotokos" di Loppiano (Firenze)
molto semplice e, come le cose semplici, vero.
RispondiEliminagrazie Tanino, per questa citazione.
auguri... saluto tutti i tuoi amici.
Giuseppe
Sì, tra Padre e Figlio non occorre altro. Guardarsi, vedersi in profondità. Che pace!
RispondiEliminaGrazie Tanino per questi squarci di cielo.
Caro Tanino,
RispondiEliminanon so quante volte ho riletto questo breve aneddoto del Curato d'Ars.
C'è una rovoluzionaria posizione da prendere nel rapporto con Dio.
Dietro questo "lasciarsi guardare" c'è un abisso di amore, di confidenza... è un modo di accettare la proposta di essere amati.
Mi sembra che sia la cosa più difficile, eppure papa Francesco sembra che ripeta sempre la stessa cosa: lasciatevi amare.
Tanino, io ho una fede lacunosa, ma questa proposta di lasciarsi amare, guardare da Dio mi risolve un vecchio problema: il perfezionismo.
Sono stato educato a essere bravo per essere accettato e amato, ora qui si dice che sono amato prima di essere bravo. Si capovolge il modo di credere!!!
Ne ho parlato con mia moglie che è più lontana da Dio di me. E' rimasta in silenzio, poi è andata in cucina: quando l'ho raggiunta piangeva e mi ha detto: questa frase può rinforzare anche il nostro matrimonio.
Tanino, grazie per aver scelto per me, per noi questo brano.
Ti leggo spesso perchè ho un'amica che è tua fan. Parla di Tanino, Tanino scrive, Tanino ha detto... e oggi hai detto qualcosa anche a me. Grazie, anche a nome di mia moglie.
Piero
Ho letto per caso questa pagina e il commento che ne fa Piero.
RispondiEliminaChe dire? mi son trovata in un dialogo vivo anche se lontanissimo: Non conosco né l'autore del blog né chi commenta. Eppure, nonostante la lontananza ne ho tratto del bene.
Il bene gira nell'aria e tocca chi lo accoglie.
Con gratitudine,
Elisa