Ora che abbiamo pienamente assaporato le
promesse della libertà illimitata, cominciamo a capire di nuovo l’espressione “tristezza
di questo mondo”.
I piaceri proibiti hanno perso la loro
attrattiva appena han cessato di essere proibiti. Anche se vengono spinti
all’estremo e vengono rinnovati all’infinito, risultano insipidi perché sono
cose finite, e noi, invece, abbiamo sete di infinito.
Joseph
Ratzinger
3 commenti:
Si potrebbe aprire un discorso senza fine...
Cos'è questa sete di infinito?
Insoddisfazione? Brama di possesso? Idealizzazione divenuta patologia?
Certo se ne parlassi ancora, Tanino...
Ti sono grato sempre,
Ludovico
Ludovico, non voglio precedere Tanino, ma ti direbbe quello che dice S. Agostino:
"ci hai creati per te e il nostro cuore è senza pace finché non riposa in te".
Forse è tutto qui il mistero.
Ciao,
Serena
Grazie Ludovico e Serena.
In me sperimento che la sete di infinito è voglia di camminare ancora, di non fermarmi.
Tante volte sarebbe facile fermarmi e appropriarmi di ciò che credo di aver raggiunto.
La strada non è ancora finita.
Questo mi mette in ascolto e nella vigilanza.
Auguri,
Tanino
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