La vedo camminare con fatica, appoggiata a un bastone e con
una borsa della spesa. Le chiedo se ha bisogno di aiuto. Ne è felice. Mi dice
che tiene sempre alla portata di mano un euro da dare a qualche ragazzo perché
l’aiuti a portare la spesa. Così diventiamo amici. Stamattina incontro la
signora Gina dal fruttivendolo. Voleva dei fagiolini che erano sistemati in
alto e lei non poteva raggiungerli. Il ragazzo che vende le spiega che quei
fagiolini sono gli stessi di quelli di una cassetta che è a portata di mano ma
Gina insiste, vuole quelli in alto che le sembrano migliori e più freschi.
Vedo il ragazzo perdere la pazienza e non occuparsi più
della signora mentre borbotta nella sua lingua qualche parola che forse non è
cordiale.
Mentre finisce di servirmi, gli suggerisco di fare quella
gentilezza a Gina “come se fosse tua madre”.
A quel punto il ragazzo entra in uno strano silenzio. Poi mi
dice a voce bassa. “Mia madre è in Egitto. Non sta bene”. Il suo volto cambia.
È commosso.
Mentre sto per uscire vedo che si avvia verso Gina con una
cassetta da frutta per salirvi sopra e prendere i fagiolini”.
1 commento:
una bella storia... quante me ne sfuggono per chissà quale prudenza.
Grazie Tanino,
M.
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