Sandra, la moglie di un amico, malata da tempo, era caduta in uno stato di prostrazione da non voler comunicare con nessuno. La vita di tutta la famiglia ne risentiva. Una mattina alla Messa chiesi a Dio di darmi la possibilità di fare qualcosa per lei. Quel giorno ricevetti un raffinato piatto di ceramica con dei cioccolatini. Ben confezionato. Ho pensato che sarebbe stato un dono per Sandra e gliel’ho mandato. Non passano molte ore che lei mi chiama e sento che sta ridendo: “Mi mandi regali riciclati: in mezzo ai cioccolatini ho trovato una lettera indirizzata a te. Che devo fare?”.
Ho cominciato a ridere anch’io. La telefonata divenne lunga e fu un parlare a cuore aperto. Sandra mi confidò le sue paure di cui non voleva pesare sugli altri. Ho potuto incoraggiarla a coinvolgere di più la famiglia.
Qualche giorno dopo l’amico mi disse che con la scusa di raccontare del regalo, Sandra aveva chiamato la madre, le sorelle… insomma qualcosa si era sciolto ed era iniziato fra loro un colloquio nuovo.
3 commenti:
Caro Tanino, questa storia la conoscevo perché l'hai raccontata in una serata da amici comuni.
Ora rileggerla significa per me imparare a non agire da sola.
Si vede l'intervento di Dio ma si vede anche la tua "collaborazione".
Io non credo ai miracoli, non credo a interventi di Dio che rompono il ritmo della natura. Credo piuttosto alla crescita dell'uomo che diventa sempre più capace di assorbire il negativo e trasformarlo in bene.
Ti sono grata e aspetto sempre le tue storie.
Sono belle le pillole di saggezza che ogni giorno presenti, ma ciò che risplende sono le storie che racconti.
Buona domenica,
Ada
Grazie, Ada!
D'accordissimo con te sui miracoli.
Grazie per l'apprezzamento delle esperienze.
Mi pare che quesa sia una strada solida per una vera vita evangelica...
Auguri e buona settimana,
Tanino
Tanino, ben trovato.
quanto ti ho cercato!!!.
Tu non sei su Facebook?
Un'amica mi ha detto del tuo blog... e ti ho ritrovato.
Aguri e ci sentiremo.
Giulio
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