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Dall’Omelia Battesimo di Gesù di Paolo Squizzato
…Gesù sì entra nella morte – l’acqua – anticipo simbolico della sua salita sulla croce, ma non come atto sacrificale, gesto di penitenza e di purificazione. Ma come ferma decisione di entrare nella vita, quella concreta, quella bella di ogni giorno, in cui divenire sé stesso nella sua diuturna fatica ascensionale. E tutto questo attraverso la modalità dell’amore. Gesù entra in quell’acqua e salirà su una croce consapevole che diverrà pienamente uomo e figlio di Dio nel momento in cui accoglierà la vita così com’è, abbraccerà tutta la vita nella sua pienezza nella modalità dell’amore, della condivisione, della cura per l’altro. Nessun atto sacrificale per la divinità, nessuna purificazione, nessun cammino di conversione per meritarsi il paradiso nella storia del nazareno. Nel momento in cui Gesù si mette dalla parte degli uomini, facendosi battezzare con i peccatori, Dio padre si mette dalla sua parte: ‘questi è il mio figlio amato’. Si diventa figli facendosi fratelli.
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