"Madre è chiunque ci mette al mondo, badando che il nostro piede diventi orma terrestre, che il corpo prenda una forma, sorvegliando l'esercizio retto e sicuro della mente e pregando per noi che il respiro diventi destino"
(pag. 41)
Mi capita con pochi libri di non riuscire a fermarmi. In genere, appena si presenta il "pensiero" dell'autore, bastano poche battute e ripetizioni per sapere cosa gli fa male e perché si lamenta. Allora chiudo il libro e non lo regalo a nessuno perché non è un dono.
Non è successo così con Ildegarda di Bingen (1098-1179). Non perché ha anticipato un millennio, non perché aveva un'intelligenza fuori dal comune, non per le cure mediche e per le sinfonie composte, e neanche perché Benedetto XVI l'ha proclamata santa dopo mille anni. Ildegarda è una donna che ha creduto al dono dell'esistenza, alla preziosità della persona, al valore unico di ogni essere umano. Le sue parole ti raggiungono e ti comunicano ciò che tu sei.
Nessun commento:
Posta un commento