Un amico ha subito un terribile incidente mentre portava la madre molto anziana da qualche parte. Nello scontro frontale la madre ha avuto due fratture alle gambe e lui ad una gamba. Sono andato a trovarli in ospedale.
Erano stati sistemati nella stessa stanza, madre e figlio.
Lei è stata molto contenta di
vedermi e, seppur nella sofferenza, l’ho trovata serena.
Poi mi fece segno di
avvicinarmi come volesse dirmi qualcosa in modo che altri non sentissero: “Vai
a consolare mio figlio!”
Una madre è madre sempre.
Lei era in condizioni molto peggiori del figlio, eppure…
Dopo 40 giorni di calvario ha lasciato questa terra e il suo suggerimento mi sembra come la dichiarazione di chi è una madre.
Una madre è madre sempre, preoccupata più del figlio che di se stessa. Testimonianza più grande non avrebbe potuto darmi.
3 commenti:
Caro Tanino,
la storia che racconti e che hai vissuto è "tipicamente" tua.
Sai raccogliere la verità, sai attirare la verità che sostanzia la vita.
Da tempo non vedo su Città Nuova tue esperienze e mi dispiace perché, ti confesso, le esperienze mi fanno entrare nell'aria del "focolare".
Ho partecipato a Mariapoli e Giornate del Movimento e le esperienze sono state sempre il gancio che continuava a legare le mie azioni a quello che avevo ascoltato e che si insinuava nella mia esistenza, devo dirti, plasmandola.
Certamente Città Nuova vuole svezzare il suo pubblico nutrendolo con cibi sostanziosi...
Ma un po' di gente, quella amata dal Papa, come reagisce?
Scusa, non volevo mettermi in cattedra: oramai sono sceso da essa e mi dedico a familiari ed ex-alunni.
Da fare ne ho, ma il tempo per leggere lo trovo.
Con stima,
Eugenio T.
Anche io ti chiedo come mai non scrivi più le storie della vita sulla rivista.
Ho tante volte usato a scuola certi racconti di fatti vissuti come testi per discutere.
Le lezioni più riuscite!
Comunque Tanino hai un blog che, come ti diceva qualcuno, distribuisce vitamine di saggezza e anche questo è Città Nuova.
Stammi bene e raccontaci dove vivi e cosa fai.
Con gratitudine
Susy
Cari Susy e Eugenio,
vi ringrazio e prendo i vostri commenti-suggerimenti com un vero dono.
Sì, i racconti di vita vissuta sono una caratteristica importante dei Focolari.
Un antropologo mi scriveva che le mie esperienze hanno la "saggezza del mercato" dove la gente si incontra e si racconta i fatti della vita e la saggezza dell'uno passa all'altro.
Questo segnala che abbiamo bisogno della saggezza dell'altro e dobbiamo saper dare agli altri la saggezza che raccogliamo dalla vita.
Comunque, se leggete con attenzione, la rivista Città Nuova è tutta una serie di testimonianze, anche quando parla di ricette: in ogni aspetto della vita la rivista vuole essere dono e vorrebbe saper tracciare dei binari per aiutare a "percorrere" la realtà della vita.
Auguri per quello che fate.
Grazie,
Tanino
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