In questi giorni,
ricordando il centenario della nascita
di David Maria Turoldo,
rileggendo le sue pagine,
si scopre non soltanto l'attualità,
ma la sua voce profetica.
Vogliamo ancora
profeti
a rompere le
nuove catene
in questo
infinito Egitto del mondo:
oceano di gemiti
e pianto di schiavi
sotto imperiosi
terrori.
Ferocie dei nuovi
faraoni, pur essi
ancora più
schiavi e macabri
dentro bare di
acciaio.
Dio di Elia
Dio di Giona e di
Natan...
e di Oscar
Romero!
Dio di Cristo
mandato sempre a
morire.
David Maria Turoldo
O sensi miei…
BUR Milano 1990, pag. 571
2 commenti:
Caro Tonino io Lo ricordo così,
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/12/08/padre-turoldo-tuono-in-duomo-la.html
Grazie Donatella.
In questi giorni ho ripreso in mano "O sensi miei" e mi sembra di non aver mai sfogliato questa Bibbia dell'uomo di oggi, questo canto altissimo di un poeta rapito da Dio.
Auguri Donatella, e non molliamo da ciò che Turoldo ci indica.
A presto,
Tanino
(Sono TAnino, da Gaetano, ormai è così che identificano anche nei libri che pubblico)
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