La mattina appena mi alzo, vado al computer per leggere il tuo dono. La frase che oggi proponi non è facile da capire eppure ha un grande fascino. Come si fa a capire cosa Dio pensa di noi? I teologi ci riescono? Certo la Scrittura potrebbe essere un binario. Ma oggi abbiamo Francesco, un uomo coraggioso che proprio con il suo coraggio ci dice com'è il cuore di Dio: amore misericordioso. In questa prospettiva diventa semplice immaginare come ci veda Dio. Buona giornata Tanino, Ludovico
Amore a mio parere non è "il cuore di Dio": deve essere considerato Nome, è Lui stesso.
Biblicamente il nome per gli ebrei era l'essenza stessa della persona, ed anche destino, infatti Gesù muterà il nome ad Abramo e a Pietro, e la loro adesione sarà poi svolta totale di vita. E in questa visuale la teologia evangelica penso sia via, non solo per mettersi ad una sequela, ma per "diventare Amore", cioè come Lui.
Siamo a Natale e l'Incarnazione, dono incommensurabile di "Amore", ci rende possibile intuire con S.Tommaso che il nascere qui tra noi con la sembianza di un qualsiasi uomo e vivere tutta la realtà della Sua creatura,è un messaggio forte e straordinario tutto da decodificare:
"se Io Amore ho il tuo sembiante, è perché tu capissi che sei Amore-creato e solo divenendo e vivendo da Amore puoi riconoscere la tua sacralità, adeguarti ad essa e sentire quanto Io sia in te e tu in Me, aperto ad aiutarti a trasmettere ai fratelli il te+Me= Amore. E alla fine della missione, tornare al posto che ti compete dall'eternità come figlio e fratello d'Amore: essere riassorbito nella dinamica incredibile della Trinità.
Buon Natale con un grazie a tutti gli amici del blog. Luisa
3 commenti:
La mattina appena mi alzo, vado al computer per leggere il tuo dono.
La frase che oggi proponi non è facile da capire eppure ha un grande fascino.
Come si fa a capire cosa Dio pensa di noi?
I teologi ci riescono?
Certo la Scrittura potrebbe essere un binario.
Ma oggi abbiamo Francesco, un uomo coraggioso che proprio con il suo coraggio ci dice com'è il cuore di Dio: amore misericordioso.
In questa prospettiva diventa semplice immaginare come ci veda Dio.
Buona giornata Tanino,
Ludovico
Amore a mio parere non è "il cuore di Dio": deve essere considerato Nome, è Lui stesso.
Biblicamente il nome per gli ebrei era l'essenza stessa della persona, ed anche destino, infatti Gesù muterà il nome ad Abramo e a Pietro, e la loro adesione sarà poi svolta totale di vita.
E in questa visuale la teologia evangelica penso sia via, non solo per mettersi ad una sequela, ma per "diventare Amore", cioè come Lui.
Siamo a Natale e l'Incarnazione, dono incommensurabile di "Amore", ci rende possibile intuire con S.Tommaso che il nascere qui tra noi con la sembianza di un qualsiasi uomo e vivere tutta la realtà della Sua creatura,è un messaggio forte e straordinario tutto da decodificare:
"se Io Amore ho il tuo sembiante, è perché tu capissi che sei Amore-creato e solo divenendo e vivendo da Amore puoi riconoscere la tua sacralità, adeguarti ad essa e
sentire quanto Io sia in te e tu in Me, aperto ad aiutarti a trasmettere ai fratelli il te+Me= Amore. E alla fine della missione, tornare al posto che ti compete dall'eternità come figlio e fratello d'Amore: essere riassorbito nella dinamica incredibile della Trinità.
Buon Natale con un grazie a tutti gli amici del blog.
Luisa
Non è la prima volta che ringrazio Ludovico e Luisa.
Luisa in particolare aiuta a comprendere il post.
E ci azzecca!
Buon Natale...
Tanino
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