mercoledì 11 novembre 2009

Giocavamo a nascondino ...



Come fai a descrivere i sentimenti che provi, ben nascosto in una tana, mentre qualcuno è alla caccia di te e sta facendo di tutto per scovarti?
Pensi a tutti i nascondigli più sicuri che ci sarebbero stati. Trattieni il respiro. I passi del lupo si fanno vicini. Chiudi gli occhi. Hai paura di vedere le sue zampe che si avvicinano come un gatto. Anche lui, come te avrà paura di farsi sentire? Sentirà come batte il tuo cuore? E' veramente cattivo?
Vedi allontanare le sue scarpe. Respiri profondamente. Poi lui torna da un altro angolo. Il cuore sta impazzendo, sembra che scoppi. Il sudore fodera il tuo corpo "se almeno quel sudore ti rendesse invisibile!"

Immagini di diventare improvvisamente trasparente, leggero e di uscire dalla tana inosservato , di volare... e nessuno mai, mai ti troverebbe, nessuno ti cercherebbe. No, non sarebbe bello scomparire. Che gioco sarebbe se nessuno fosse in cerca di te?
Un brivido dalla schiena si diffonde per tutto il corpo. Senti bisogni improvvisi. La gola è secca. Vorresti gridare. Senti caldo, senti freddo. Ti fa male lo stomaco. Ti ritrovi sotto il vecchio armadio della nonna con la bocca piena di quella polvere che lei con la sua artrosi non ha potuto raggiungere. Chiudi gli occhi, ti senti più protetto.
Poi silenzio. Il passo pare si sia allontanato. Quasi ti dispiace. Starà cercando gli altri? Anche loro saranno sulle spine come te?

Forse è il momento di respirare a pieni polmoni. Ti sembra di non aver respirato mai così bene. E finalmente puoi aprire gli occhi a tutto tondo. Ancora silenzio. Lunghissimo, interminabile. Dove sarà andato?
Vuoi sfruttare questa tregua per correre al bagno. Guardi la polvere che sul pavimento si arrotola in batuffoli leggeri che si sollevano al tuo respiro caldo e umido. I gatti, come li chiama la nonna, non ti hanno tradito. Poi senti odore di naftalina. Una pallina consumata striscia sul pavimento appiccicata al palmo della tua mano umida.
Meno male che sei così magro da poterti infilare dove nessuno potrebbe pescarti. Ti trascini verso l'esterno. La polvere è appiccicata non solo sui palmi delle mani, ma anche sulla guancia.

Sei libero!

Ma il lupo è stato furbo. E' salito sopra una poltrona per aspettarti. Un salto e sei in trappola. "Preso!".

Il cuore batte forte, il respiro quasi ti manca. Chi ha corso di più, tu o il lupo?
Dopo anni ti rendi conto che ancora stai giocando a nascondino. Con Dio.
E sei felice che lui ti scova e ti acchiappa sempre.

Foto di Attila Adam

1 commento:

F.M. ha detto...

Tanino, questo giocare a "nascondino" é proprio avvincente!!! è proprio vero che Dio si "diverte" con noi... Grazie di cuore, ciao, corro a nascondermi!