martedì 20 ottobre 2015

Jerzy Popiełuszko

Quando nel giugno del 1987 papa Giovanni Paolo II pregò sulla tomba di Jerzy Popiełuszko, il sacerdote polacco non era stato ancora dichiarato beato. Ciò avverrà il 6 giugno 2010.
Jerzy Popiełuszko aveva 37 anni, quando la sera del 19 ottobre 1984, di ritorno da un servizio pastorale, fu rapito e bastonato a morte da funzionari del regime contro cui il prelato era diventato un’audace sfida, essendosi messo dalla parte dei lavoratori di Solidarność, il sindacato dei lavoratori guidato da Lech Wałęsa.
Padre Popiełuszko aveva raggiunto una certa fama, e non solo in Polonia, per le sue omelie sulla giustizia e sulla dignità dell’uomo.
Le 400.000 persone che hanno partecipato ai funerali costituirono un evento che certamente non passò inosservato. Come non passò inosservato che gli autori dell’assassinio, condannati a 25 anni di carcere, furono lasciati liberi dopo un anno, grazie a un’amnistia. 

Comincio a conoscere questo popolo e l’idea che i polacchi potessero essere stati capaci di compire un tale assassinio mi sembra inconcepibile. Eppure le ideologie quando diventano assolute prendono lo spazio della ragione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, Tanino, non sapevo di questo martire.
Dici bene: quando le ideologie...
Ma vedo che non solo le ideologie, ma la moda, le abitudini... se non hanno un terreno critico crescono e invadono altri spazi annebbiando la vista.
Ho figli adolescenti e tutto l'impegno mio e di mia moglie è quello di aiutarli a essere obiettivi, critici e giusti.
Comunque grazie,
Pasquale

Anonimo ha detto...

Senza parole!
Davanti ad ogni "Caino" non ci sono parole...
Neanche il disprezzo resiste.
Neanche le bestie sanno essere così.
Sono andata a leggermi qualcosa su questo martire.
Non so cosa dire e le barbarie sulla terra non sono finite.
Grazie, Serena