Mi trovo in una cittadina ungherese sulle rive di un lago. L’autunno mi sta sorprendendo non come stagione che conclude un percorso, ma per la forza della sua bellezza: è il grido dei colori prima di nascondersi nel silenzio di una nuova gestazione.
Non c’è un giorno uguale al precedente: la scena cambia in modo sorprendente.
Mai avevo sperimentato così delicatamente e decisamente la bellezza.
Ho saputo che un mio compagno di scuola, che da tempo non vedo, segue il mio blog. Per lui comunico qualche istante di stupore che sto vivendo.
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