Una vita
in un libro
A Serra
de’ Conti, comune in provincia di Ancona, è stato presentato il 13 maggio ’17 un
libro che parla di Erino Morico la cui vita è rimasta
per molti un paradigma di coraggio.
Dalla presentazione dell’evento riporto:
«Erino è una persona semplice nato in campagna, nelle
belle colline dell'arceviese. Pur nella grande povertà, era allegro, gioioso e
desideroso di vita.
Ma la poliomielite all'età di 8 anni lo colpì,
minacciando di condannarlo per sempre ad una vita di esclusione sociale.
Oltre al corpo, infatti, questa malattia, minava anche
l’anima.
Ma Erino, non si è fatto ingabbiare dai suoi limiti, e
ha lottato con tutte le sue forze e il suo coraggio per riuscire ad avere una
vita normale.
Ed è riuscito a realizzare il suo progetto di vita: un
lavoro, una famiglia, dei figli.
Inoltre, anziché rinchiudersi nei suoi problemi, che
sono stati veramente tanti, ha messo a disposizione i suoi talenti in diversi
progetti sociali, divenendo esempio per tanti.
Questo libro vuole essere il racconto della sua vita
materiale e spirituale.
Oggi, grazie a persone come Erino, è possibile ancora
sperare in un mondo migliore e dire che il limite e la sofferenza possono
essere un trampolino di lancio per realizzare la propria vita…».
Beatrice Pandolfi, ha voluto sintetizzare in versi il suo grazie a Erino, con una poesia intitolata “In volo”
Quanto erano belli
quei fiori rosa
lungo il recinto dell’orto!
Non c’era il rosa nelle case dei contadini …
Potevo coglierli, ma sarebbero appassiti subito.
Meglio vivere.
Quanto era bello il
vestito della mia sposa
mentre si avvicinava all’altare!
Le nostre mani non tremavano se non di gioia.
Potevamo rinunciare, ma saremmo stati incompiuti.
Meglio vivere.
Quanto erano belli
quei fiocchi rosa
di figlie nate … quando il sole addolcisce i suoi raggi!
Profumavano d’erba e di allegri ruscelli.
Potevo non esserlo … e invece sono padre.
Meglio vivere.
Quanto era bello il
volto bianco
della mia sposa, seduta accanto al mio letto!
Mi incoraggiava e mi chiedeva forza.
Potevamo fingere, ma sarebbe stato il primo inganno.
Meglio vivere.
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