Un amico svizzero mi racconta:
Mentre passeggiavo con
mia moglie, vedo un uomo in un vialetto che inciampa e cade. Corro da lui. Mi
dice che non si è fatto niente e, ringraziandomi, mi saluta. Sto per andar via,
quando dentro di me capisco che è meglio attendere un po’. Chiedo al signore
come va, dove abita… e così comincia a raccontarmi della vita, del passato.
Sembra che il passato gli dia carica e forza.
Poi è lui a chiedermi
della mia vita. Gli parlo dei figli, del lavoro.
E lui: “Ho una grande
biblioteca, e non finirò di leggere tutti i libri. Potrebbero esserci dei testi
che possono interessare ai suoi figli”. Quando lo andammo a trovare ci accolse
con gioia.
Scegliemmo tanti libri di
storia e di etnologia. Poi congedandoci mi ha consegnato un vaso per mia
moglie. La nostra famiglia si è ingrandita. E lo confermava anche il nonno
acquisito.
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