mercoledì 28 febbraio 2018

Fatti di vita

Benda ed io stiamo lavorando in ufficio, quando sentiamo un colpo all’esterno. Andiamo a vedere: un vetro del nostro furgone è stato rotto e sono spariti tre trapani.
È la prima volta che ci succede una cosa del genere e, passato il primo momento di rabbia, rimaniamo sconsolati. Poi in me nasce un pensiero: perdonare l’autore del furto, fatto forse per necessità. A questo punto comunico a Benda il mio proposito e il discorso cade sul Vangelo e il Corano (lui è musulmano).
L’amico conclude con un pensiero secondo la sua tradizione: «Quando una persona perdona, sicuramente quello che gli è stato tolto qualcun altro glielo ridona».
Finito il lavoro, torniamo a casa, dove troviamo ad attenderci un parente. Raccontiamo quello che è successo e spontaneamente lui ci offre dei trapani che un suo anziano zio non utilizza più.

Ce li porta il giorno seguente: uno di loro è simile a quello di maggior valore che ci è stato rubato. Benda ed io riprendiamo il lavoro con animo più leggero: l’intesa fra noi s’è fatta più forte.

martedì 27 febbraio 2018

Ciò che vale...


Nell’amore un silenzio vale più di un discorso
                                        Blaise Pascal


domenica 25 febbraio 2018

Decentrarsi


Amare, voce del verbo morire, significa decentrarsi. Uscire da sé. Dare senza chiedere. Essere discreti al limite del silenzio. Soffrire per far cadere le squame dell'egoismo. Togliersi di mezzo quando si rischia di compromettere la pace di una casa. Desiderare la felicità dell'altro. Rispettare il suo destino. E scomparire, quando ci si accorge di turbare la sua missione. 
                                                                                           Don Tonino Bello