mercoledì 30 settembre 2020

Si chiama amore


 

Esiste una particolare zona dello spazio tempo in cui le leggi della fisica non sono più valide, le equazioni di Einstein della relatività generale falliscono, lo scorrere del tempo cambia significato e tu credi di essere infinito anche se sai di non essere nulla.
Si chiama amore.


Fabrizio Caramagna

martedì 29 settembre 2020

La povertà peggiore


 


Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare.



Santa Teresa di Calcutta

domenica 27 settembre 2020

Gli elementi costitutori dell'essere vivente

 

Gli elementi costitutori dell'essere vivente non sono opera umana, ma il più bel capolavoro mai compiuto da Dio, secondo le linee della meccanica quantica.


Erwin Schrödinger (1887-1961), fisico austriaco, premio Nobel per la fisica 1933.

 

sabato 26 settembre 2020

Mai confondere...


 


Mai confondere una singola sconfitta con la sconfitta definitiva.



Francis Scott Fitzgerald (1986-1940), scrittore e sceneggiatore statunitense.

 

venerdì 25 settembre 2020

L'ubriaco

L’ubriaco

Per caso avevo assistito a una rissa tra un ubriaco e un gruppo di ragazzi che, disturbati da lui, gli si erano rivoltati contro pestandolo.

Tutto era avvenuto in brevissimo tempo. Rialzatosi a fatica e sputando sangue (aveva perso due denti), l’ubriaco ha cominciato a inveire e a minacciare vendetta contro gli assalitori, che nel frattempo s’erano dileguati.

Eravamo rimasti solo io e quell’uomo scartato, odiato e ridotto male, nel quale Gesù mi chiedeva di essere amato. Vincendo un certo timore (e se, infuriato com’era, se la fosse presa anche con me?), l’ho provveduto di fazzoletto per asciugarsi il sangue.

Poi, interessandomi a lui, che mi enumerava i suoi problemi di salute e altri guai, gli ho procurato la sigaretta di cui aveva bisogno; soprattutto ho cercato di distoglierlo dall’idea di vendicarsi.

Non è stato facile calmarlo. Temevo, fra l’altro, il ritorno di quei ragazzi e il riaccendersi della violenza. Sono rimasto con lui ad ascoltarlo fin quando s’è deciso ad andarsene a casa.

Pubblicato anche su Il Vangelo del giorno 

 

 

martedì 22 settembre 2020

Rosario Livatino

 


Ieri, ricorreva l'anniversario dell'assassinio di Rosario Livatino. È un fatto che parla da solo. 


Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.



Rosario Livatino (1952-1990), magistrato italiano vittima della mafia a 38 anni.

 

lunedì 21 settembre 2020

La mente è come...

            
 

La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. 

                                                           Albert Einstein

 

sabato 19 settembre 2020

Non è vissuto invano


Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano.

                                   Santa Teresa di Calcutta

venerdì 18 settembre 2020

il primo passo


 



II primo passo non ti porta dove vuoi... Ti toglie da dove sei. 




Alejandro Jodorowsky (1929),

poeta cileno-francese.

 

giovedì 17 settembre 2020

Diritti della coscienza


La coscienza ha diritti poiché ha doveri.


San John H. Newman (1801-1890), cardinale e teologo inglese.

 

martedì 15 settembre 2020

La coscienza

 



La coscienza è il teatro, e precisamente l'unico teatro su cui si rappresenta tutto quanto avviene nell'Universo, il recipiente che contiene tutto, assolutamente tutto, e al di fuori del quale non esiste nulla.



Erwin Schrödinger (1887-1961), fisico austriaco, premio Nobel per la fisica 1933.

lunedì 14 settembre 2020

Questa tua vita...

 

Questa tua vita che stai vivendo, non è soltanto un pezzo di questa intera esistenza, ma in un certo senso il tutto; soltanto che questo tutto non è fatto in modo da poter essere abbracciato in un singolo colpo d'occhio. 


Erwin Schrödinger (1887-1961), fisico austriaco, premio Nobel per la fisica 1933.

 

domenica 13 settembre 2020

L'ascolto


Il  mondo pagano oggi si rende conto che spesso l’unico modo di aiutare una persona è di ascoltarla sul serio, e addirittura si è costituita sulla base di questa conoscenza una specie di cura pastorale profana, che trova rispondenza consistente, anche presso i cristiani. Ma i cristiani hanno dimenticato che il ministero dell’ascolto è stato loro affidato da colui che nella propria persona lo ha compiuto a grado massimo, alla cui opera essi devono partecipare. Noi dobbiamo ascoltare attraverso l’orecchio di Dio, se vogliamo poter parlare attraverso la sua Parola. 

Dietrich BONHOEFFERVita comune, Queriniana, Brescia, 2003, pag. 76. 

venerdì 11 settembre 2020

Dio non può...


 Dio (…) non ha la possibilità di mostrare il suo amo­re agli uomini se non esistono persone che lo rendano visibile. Per questo la rivelazione di Dio non è manifestazione di idee, ma serie di eventi che interpellano l'uomo e lo sollecitano a decisioni di vita.Gli atteggiamenti indicati da Gesù per essere suoi di­scepoli sono necessari a tutti per divenire uomini. Essi, infatti, corrispondono alle esigenze che la morte porrà ad ogni vivente per essere vissuta. Infatti la fiducia to­tale nella Vita così da saperla perdere, l'ascolto fedele della Parola in modo da compiere sempre il volere di Dio, il distacco completo dalle cose così da saperle consegnare tutte, l'amore oblativo che consente alla vita di offrirsi senza ricatti, sono attitudini necessarie per svi­luppare gli atteggiamenti profondi della persona o per far crescere l'uomo interiore fino alla statura di figlio di Dio. Sono le condizioni imprescindibili per rag­giungere la vita eterna, cioè per vivere intensamente ogni giorno così da pervenire ad acquisire il nome che è riservato nei cieli (cf Lc 10,10).

Carlo MolariLa vita del credente, Elledici, pag. 91

giovedì 10 settembre 2020

Viaggiare non serve...

Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte. Per questo viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. È inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé.

Tiziano Terzani (1938-2004), giornalista, scrittore italiano.

 


 

martedì 8 settembre 2020

Non dobbiamo permettere...

 



Non dobbiamo permettere a nessuno di allontanarsi dalla nostra presenza, senza sentirsi migliore e più felice.


Santa Teresa di Calcutta

domenica 6 settembre 2020

Lacci che legano...


Riguardo al vangelo di questa domenica, la conclusione del commento di Paolo Squizzato è stato un dono e lo trasmetto anche a altri. 


 Gesù ci mette in guardia dal non legare l’altro nei nostri lacci, fatti di giudizi e pregiudizi, di non inchiodarlo ai suoi sbagli, alle sue fragilità, di non soffocarlo con bassi moralismi. Occorre prestare molta attenzione a non legare l’altro con nessun legaccio, perché ciò che è legato rimane legato per sempre, questo è il significato profondo di: «tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo» (v. 18a). Giudicare una persona per il male commesso è ucciderla; identificare l’altro con il suo sbaglio è ridurlo al suo sbaglio, mentre l’uomo supera infinitamente sempre sé stesso.

https://www.paoloscquizzato.it/omelie/omelia-xxiii-domenica-del-tempo-ordinario-anno-a

sabato 5 settembre 2020

Qualunque cosa tu dica...



Qualunque cosa tu dica o faccia
c’è un grido dentro:
non è per questo, non è per questo!
E così tutto rimanda
a una segreta domanda…
Nell’imminenza di Dio
la vita fa man bassa
sulle riserve caduche,
mentre ciascuno si afferra
a un suo bene che gli grida: addio!

 

Sacchi a terra per gli occhi di Clemente Rebora (1885-1957)presbitero e poeta italiano.

 

martedì 1 settembre 2020

Parola di Vita - Settembre 2020


 

“Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo” (Lc 6,38).

“C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ...”:[i] così l’evangelista Luca introduce il lungo discorso di Gesù, che si snoda attraverso l’annuncio delle beatitudini, delle esigenze del Regno di Dio e delle promesse del Padre ai suoi figli. 

Gesù annuncia liberamente il suo messaggio a uomini e donne, di diversi popoli e culture, accorsi per ascoltarlo; è un messaggio universale, rivolto a tutti e che tutti possono accogliere per realizzarsi come persone, create da Dio Amore a Sua immagine. 

“Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo”. 

Gesù rivela la novità del Vangelo: il Padre ama ogni suo figlio personalmente di amore “traboccante” e gli dona la capacità di allargare il cuore ai fratelli con sempre maggiore generosità. Sono parole pressanti ed esigenti: dare del nostro; beni materiali, ma anche accoglienza, misericordia, perdono, con larghezza, ad imitazione di Dio. 

L’immagine della ricompensa abbondante versata nella veste ripiegata, ci fa comprendere che la misura dell’amore di Dio per noi è senza misura e che le sue promesse si realizzano oltre le nostre aspettative, mentre ci libera dall’ansia dei nostri calcoli e dei nostri calendari, dalla delusione di non ricevere dagli altri secondo la nostra misura. 

“Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo”. 

A proposito di questo invito di Gesù, Chiara Lubich ha scritto: «Ti è mai capitato di ricevere da un amico un dono e di sentire la necessità di contraccambiare? [...] Se succede a te così, puoi immaginare a Dio, a Dio che è Amore. Egli ricambia sempre ogni dono che noi facciamo ai nostri prossimi in nome suo [...] Dio non si comporta così per arricchirti o per arricchirci. Lo fa perché [...] più abbiamo, più possiamo dare; perché - da veri amministratori dei beni di Dio - facciamo circolare ogni cosa nella comunità che ci circonda [...]. Certamente Gesù pensava in primo luogo alla ricompensa che avremo in Paradiso, ma quanto avviene su questa terra ne è già il preludio e la garanzia»[ii].

“Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo”. 

Ma cosa potrebbe accadere se ci impegnassimo a praticare questo amore insieme, con tanti altri uomini e donne? Sarebbe certamente il germe per una rivoluzione sociale. 

Racconta Jesùs, dalla Spagna: «Mia moglie ed io lavoriamo nella consulenza e nella formazione. Ci siamo appassionati ai principi dell’Economia di comunione[iii] e abbiamo voluto imparare a guardare l'altro: i dipendenti, con la valutazione dei salari e le alternative a ovvi licenziamenti; i fornitori, rispettando i prezzi, i pagamenti, i rapporti a lungo termine; la concorrenza, con corsi congiunti e offrendo il nostro Know How, i clienti, con consigli dati in coscienza, anche rinunciando al nostro tornaconto. La fiducia che si è generata ci ha salvato poi nella crisi del 2008. 

Successivamente, attraverso la ONG "Levántate y Anda" (Alzati e cammina), abbiamo incontrato un insegnante di spagnolo in Costa d'Avorio. Voleva migliorare le condizioni di vita del suo villaggio con una sala parto. Abbiamo studiato il progetto e offerto la somma necessaria. Non ci credeva. Ho dovuto spiegargli che erano gli utili dell'azienda. Oggi la sala di parto "Fraternità", costruita da musulmani e cristiani, è il simbolo della convivenza. Negli ultimi anni i profitti della azienda si sono moltiplicati per dieci». 

Letizia Magri 



[i] Cf Lc 6,17-18.

C. Lubich, Parola di Vita giugno 1978, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) pp. 108-110. 

https://www.edc-online.org.