lunedì 5 febbraio 2018

Se ci innamorassimo di te


Signore, se ci innamorassimo di te, così come nella vita ci si innamora di una creatura e di una povera idea, il mondo cambierebbe. Accresci la nostra tenerezza per la tua Eucaristia, verso la quale la disaffezione di tanti cristiani oggi si manifesta in modo preoccupante.
Siamo diventati aridi, come ciottoli di un greto disseccati dal sole d’agosto. Lascia che la nuvola della tua grazia si inchini dall’alto sulla nostra aridità.
Signore, in te le fatiche si placano, le nostalgie si dissolvono, i linguaggi si unificano, le latitudini diverse si ritrovano, la vita riacquista sempre il sapore della libertà.
Insegnaci a portare avanti nel mondo e dentro di noi la tua Risurrezione. 
Tu sei presente nel Pane, ma ti si riconosce nello spezzare il pane... Aiutaci a riconoscere il tuo Corpo nei tabernacoli scomodi della miseria e del bisogno, della sofferenza e della solitudine. 
Rendici frammenti eucaristici, come tante particole che il vento dello Spirito, soffiando sull’altare, dissemina lontano, dilatando il tuo “tabernacolo”. 


                                                                                                Don Tonino Bello

Foto da internet

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sì, Tanino, se ci innamorassimo...
Il cuore è distratto, inquieto, come dice Agostino.
Questa preghiera di don Tonino è un capolavoro di mistica.
E' la sua vita.
Grazie d'averla scelta per aprire la settimana.
Sto meglio e ti leggo sempre con gioia.
Stammi bene,
Ludovico