venerdì 31 gennaio 2020

La vita...



La vita non è trovare se stessi. 
La vita è creare se stessi. 

George Bernard Shaw (1856-1950), drammaturgo irlandese.

mercoledì 29 gennaio 2020

Madre è...

"Madre è chiunque ci mette al mondo, badando che il nostro piede diventi orma terrestre, che il corpo prenda una forma, sorvegliando l'esercizio retto e sicuro della mente e pregando per noi che il respiro diventi destino"
(pag. 41)

Mi capita con pochi libri di non riuscire a fermarmi. In genere, appena si presenta il "pensiero" dell'autore, bastano poche battute e ripetizioni per sapere cosa gli fa male e perché si lamenta. Allora chiudo il libro e non lo regalo a nessuno perché non è un dono.
Non è successo così con Ildegarda di Bingen (1098-1179). Non perché ha anticipato un millennio, non perché aveva un'intelligenza fuori dal comune, non per le cure mediche e per le sinfonie composte, e neanche perché Benedetto XVI l'ha proclamata santa dopo mille anni. Ildegarda è una donna che ha creduto al dono dell'esistenza, alla preziosità della persona, al valore unico di ogni essere umano. Le sue parole ti raggiungono e ti comunicano ciò che tu sei.  

martedì 28 gennaio 2020

Mi è stato concesso un corpo



Mi è stato concesso un corpo – che ne farò io 
così unico e così mio?

Per la gioia sommessa di respirare e vivere
ditemi, chi devo ringraziare?

Sono un giardiniere ed anche un fiore,
nella prigione del mondo non sono solo.

Sui vetri dell’eternità già si è posato
il mio respiro, il mio calore.

Vi si stamperà un disegno,
e più non si saprà che mi appartiene.

Lascia che coli via la fanchiglia dell’attimo –
rimarrà intatto il caro disegno.


Osip E. Mandel’štam (1891-1938), vittima delle epurazioni di Stalin, morì in un Gulag a Vladivostok.
foto da internet 

lunedì 27 gennaio 2020

Uno sport di squadra



La vita è uno sport di squadra.

Roberto Re, saggista e mental coach italiano

domenica 26 gennaio 2020

I saggi





I saggi non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto ciò che dicono.

Ramon Panikkar (1918-2010), presbitero, teologo e scrittore spagnolo.

sabato 25 gennaio 2020

La delusione finita e la speranza infinita




Un amico che vive oltreoceano, fedelissimo lettore e sostenitore di questo blog, mi ha segnalato 12 perle di Martin Luther King (1929-1968) il cui compleanno è stato il 15 gennaio.
Pubblico una di queste perle, mentre ringrazio Miguel.

Dobbiamo accettare la delusione finita, ma non perdere mai la speranza infinita. 

Martin Luther King

venerdì 24 gennaio 2020

Uomini che combattono...



Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa.

da Ortodossia di Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), scrittore britannico

mercoledì 22 gennaio 2020

Buon compleanno Chiara!


Tra gli innumerevoli e commoventi segni di gratitudine cha da tutto il mondo si odono, quello di Luigino Bruni, un "figlio" di Chiara Lubich, che oggi avrebbe compiuto 100 anni, mi sembra esprima quello che tutti vorremmo dire. 




Buon compleanno Chiara. 
Oggi avresti compiuto 100 anni. Ricordo molti compleanni festeggiati insieme a te. Sempre semplici, modesti, schivi. Come te, che preferivi l'incontro cuore-a-cuore alle folle e alle conferenze. L'incontro con te e con il tuo 'Ideale' (la parola più bella) è stato quello più importante della mia vita. Avevo 15 anni, e ho 'visto' e 'toccato' l'infinito. Non ho incontrato un movimento, ho sentito una voce che mi chiamava per nome, e l'ho riconosciuta come la voce più vera, la parte più bella di me. Era già lì, dentro di me, e l'ho riconosciuta. Ho iniziato a correre, e non mi sono fermato più. Ho avuto la grazia di lavorare a tuo fianco negli ultimi dieci anni della tua vita, per dare, con molti amici, dignità scientifica' alla tua Economia di comunione, e per studiare la spiritualità di comunione nella Scuola Abba. Doni stupendi, totalmente immeritati come tutti i doni grandissimi. Di te oggi mi restano tre parole-eredità.
1 Vocazione: in te era chiarissimo che la vita ha senso ed è bella se è vissuta come vocazione e quindi come compito e sequela. Non scegliamo di nascere, né scegliamo gli incontri più importanti; non scegliamo la vocazione, ma quando arriva occorre dire solo 'eccomi'. E non fermarsi mai di ripeterlo ogni giorno, perché quando si inizia a risorgere non si deve smettere più;
2. Gesù abbandonato: Questa è la sintesi della tua spiritualità e dono all'umanità, il cui significato (ancora tutto da scoprire) più efficace lo ha espresso Piero Pasolini: 'Dio c'è dove non c'è'. Una intuizione meravigliosa, impensata, inedita, che in un mondo come il nostro potrebbe insegnarci a trovare Dio dove nessuno lo immagina. Laicità infinita, universalità, bellezza.
3. Vita: Eri una innamorata della vita. Ti piaceva tutto, ti incantava tutto di ciò che era vita, e in tutto ciò che era vivo trovavi lo Spirito. Tutto è grande sulla terra, più grande è la vita. Per questo ti appassionava solo il presente e il futuro, solo ciò che sentivi pulsare vivo. Questo amore folle per la vita me lo hai lasciato in eredità.
Oggi ti possiamo festeggiare vivendo e amando la vita. Come te. Trovando Dio dove non c'è. Ripetendo ancora: Eccomi.
Buon compleanno Chiara. E grazie! Tuo Luigino.

Centenario di Chiara Lubich

Tra le molte iniziative che in tutto il mondo testimoniano la gratitudine verso Chiara Lubich, nata a Trento proprio 100 anni fa, la città natale, ricca di iniziative e commozione ripercorre in un numero speciale di Vita Trentina, i luoghi e i passi di uno stile di vita radicalmente legato al Vangelo che ha contribuito e contribuisce a dare al cammino dell'uomo una svolta positiva verso la sua realizzazione piena. 

martedì 21 gennaio 2020

Colui che conosce gli altri...

Colui che conosce gli altri è sapiente, 
colui che conosce se stesso è illuminato.
Lao Tzu, Tao Te Ching, antico filosofo cinese

lunedì 20 gennaio 2020

L'empatia

La dote dell’empatia e del saper entrare in connessione con gli altri facilita l’inizio di un’interazione, il riconoscimento dei sentimenti e delle preoccupazioni degli altri e stimola la risposta adeguata – è l’arte stessa della relazione. Le persone che ne sono dotate sono buoni “giocatori di squadra”, coniugi affidabili, buoni amici o partner d’affari.

Daniel Goleman, psicologo e giornalista statunitense. Autore di Intelligenza emotiva.

domenica 19 gennaio 2020

Battesimo di Gesù



https://www.paoloscquizzato.it/omelie/omelia-battesimo-di-gesu-anno-a

Dall’Omelia Battesimo di Gesù di Paolo Squizzato

…Gesù sì entra nella morte – l’acqua – anticipo simbolico della sua salita sulla croce, ma non come atto sacrificale, gesto di penitenza e di purificazione. Ma come ferma decisione di entrare nella vita, quella concreta, quella bella di ogni giorno, in cui divenire sé stesso nella sua diuturna fatica ascensionale. E tutto questo attraverso la modalità dell’amore. Gesù entra in quell’acqua e salirà su una croce consapevole che diverrà pienamente uomo e figlio di Dio nel momento in cui accoglierà la vita così com’è, abbraccerà tutta la vita nella sua pienezza nella modalità dell’amore, della condivisione, della cura per l’altro. Nessun atto sacrificale per la divinità, nessuna purificazione, nessun cammino di conversione per meritarsi il paradiso nella storia del nazareno. Nel momento in cui Gesù si mette dalla parte degli uomini, facendosi battezzare con i peccatori, Dio padre si mette dalla sua parte: ‘questi è il mio figlio amato’. Si diventa figli facendosi fratelli.

sabato 18 gennaio 2020

Le piccole cose




Le piccole cose della vita di ogni giorno sono le vere gocce d'amore che mantengono accesa la tua vita di fede con una fiamma molto viva.


Madre Teresa di Calcutta (1910-1997). 

venerdì 17 gennaio 2020

Non hanno ostacoli le madri




Non hanno ostacoli le madri, non paura del pericolo, non paura del rischio e del sacrificio: esse fanno, costruiscono in silenzio, giorno per giorno, il grande miracolo dell'amore.


David Maria Turoldo (1916-1992), religioso e poeta italiano. 

giovedì 16 gennaio 2020

Ciò che abbiamo di più caro





Continuiamo a crescere, a mutare la nostra forma, ci confrontiamo con alcune debolezze che devono essere corrette, non sempre scegliamo la soluzione migliore… eppure, nonostante tutto, andiamo avanti, sforzandoci di procedere eretti, in modo corretto, cosicché ci sia possibile onorare non le pareti, né le porte o le finestre, ma lo spazio vuoto che esiste dentro, lo spazio in cui adoriamo e veneriamo ciò che abbiamo di più caro e importante.

Paulo Coelho, da Manuale del guerriero della luce

mercoledì 15 gennaio 2020

Ciò che prevale nel genere umano





Nella lunga storia del genere umano (e anche del genere animale) hanno prevalso coloro che hanno imparato a collaborare ed a improvvisare con più efficacia.

Charles Darwin (1809-1882), biologo britannico

martedì 14 gennaio 2020

Parola di Jordan

Il talento fa vincere le partite, 
ma l’intelligenza e il lavoro di squadra fanno vincere i campionati.
                                                                                      Michael Jordan

lunedì 13 gennaio 2020

Un vero amico




Un vero amico è chi ti prende la mano e ti tocca il cuore.

Gabriel García Márquez (1927-2014), scrittore colombiano-messicano. 

domenica 12 gennaio 2020

E sopra il bosco...

E sopra il bosco quando fa sera
s'alza una luna di rame;
perché mai così poca musica,
perché mai un tale silenzio?
Osip Mandel'stam, da Kamen


sabato 11 gennaio 2020

Quando si ride...




Quando si ride ci si lascia andare, si è nudi, ci si scopre. Quando uno ride, vedi un po' la sua anima. E poi quando si ride ci si muove, ci si scuote. Ci si scuote come un albero e si lascia per terra le cose che gli altri possono vedere e magari cogliere. 
Gli avari e coloro che non hanno niente da offrire, infatti, non ridono.
                                       Roberto Benigni

foto da internet

venerdì 10 gennaio 2020

Le radici delle parole





Se perdiamo il contatto vitale con le radici delle parole, ci travolgerà il vento della tecnocrazia e perderemo ogni identità.

Ramon Panikkar (1918-2010), presbitero, teologo e scrittore spagnolo.

giovedì 9 gennaio 2020

Le cose come sono





La persona che vede le cose come sono realmente, si lascia trafiggere dal dolore e piange nel suo cuore è capace di raggiungere le profondità della vita e di essere veramente felice. Quella persona è consolata, ma con la consolazione di Gesù e non con quella del mondo.

Papa FrancescoGaudete et exultate, 76.

mercoledì 8 gennaio 2020

Tutto dipende da noi



Siamo noi a dover avere fede in noi stessi. 
E credere nella possibilità di realizzazione che Dio ci ha dato. 
Dio ci ha creati nell’amore e per la felicità, ma la realizzazione è nostra non sua. 
Tutto dipende da noi. 
La creatività per realizzarci nell’amore è una strada che noi dobbiamo fare nostra, scegliere, perseguire. 
Noi abbiamo la possibilità di essere creativi per plasmare il mondo e noi stessi. 

Angela Volpini, mistica italiana

martedì 7 gennaio 2020

Una storia "gialla"




Tutta la scienza, anche la scienza divina, è una sublime storia gialla. Solo che non è impostata per rivelare perché un uomo sia morto, ma il segreto più oscuro del perché egli viva.

Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), scrittore britannico

lunedì 6 gennaio 2020

La verità manifestata




La verità manifestata è amore. 
L'amore realizzato è bellezza. 
Il mio stesso amore è azione di Dio in me, e mia in Dio.

Pavel Aleksandrovič Florenskij (1882-1937), matematico, filosofo e presbitero russo

domenica 5 gennaio 2020

Uno che sta attento a tutto





Quando una persona sta attenta a tutto, diventa sensibile, ed essere sensibile significa avere una percezione interna della bellezza, possedere il senso di bellezza.

Jiddu Krishnamurti

venerdì 3 gennaio 2020

Guerriero della luce (P. Coelho)

Un collega mi aveva regalato “Manuale del guerriero della luce” di Paulo Coelho. 
Il senso della dedica mi è parso oscuro anche perché tutto quello che ha a che fare con guerre e vittorie è estraneo alla mia vita. Mi scriveva: “Tu sei un guerriero della luce e abbiamo bisogno di gente come te”. 
Non sapevo come e quando avrei potuto essere d’aiuto a una persona sicura, superba e di indiscutibile successo. 
Un giorno mi ha confidato di essere gravemente malato. 
Non l’ho più visto come uomo di successo, altero e superbo, ma l’ho percepito come un uomo, come me, come un parente vicino, che aveva bisogno del mio affetto. 
Gli ho assicurato che avrei pregato per lui. Mi ha chiesto cosa significa e ho cercato di dirgli che lo tenevo presente nel mio colloquio con Dio, con il Mistero, con il Senso della vita. 
Dopo qualche giorno mi ha chiamato per dirmi: “Non so se è l’effetto di quello che tu chiami preghiera, ma sento che si sono svegliate in me delle forze nascoste. Amo la vita senza passato e senza futuro. Amo la vita oggi, anzi ora, in quest’attimo in cui te lo dico ed ho una pace senza confini”.

Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.

Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto “sì” quando avrebbe dovuto dire “no”.
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.


Paulo Coelho, da Manuale del guerriero della luce

mercoledì 1 gennaio 2020

Parola di Vita - Gennaio 2020

«Ci hanno trattati con rara umanità» (At 28,2).

Duecentosettantasei naufraghi raggiungono le coste di un’isola del Mediterraneo, dopo due settimane alla deriva. Sono fradici, sfiniti, terrorizzati; hanno sperimentato l’impotenza di fronte alle forze della natura ed hanno visto la morte in faccia. Tra loro, c’è un prigioniero in viaggio verso Roma, per essere sottoposto al giudizio dell’imperatore. 
Sì, perché questa cronaca non è uscita dal notiziario dei nostri giorni, ma è il racconto di un’esperienza dell’apostolo Paolo, condotto a Roma per coronare la sua missione di evangelizzatore attraverso la testimonianza del martirio. 
Egli, sorretto dalla sua incrollabile fede nella Provvidenza, nonostante la condizione di prigioniero, è riuscito a sostenere tutti gli altri compagni di sventura, fino all’approdo sulla spiaggia di Malta. 
Qui, gli abitanti vanno loro incontro, li accolgono intorno ad un grande fuoco per ristorarsi e successivamente si prendono cura di loro. Alla fine dell’inverno, dopo circa tre mesi, daranno loro il necessario per ripartire in sicurezza. 

«Ci hanno trattati con rara umanità». 
Paolo e gli altri naufraghi sperimentano l’umanità calda e concreta di una popolazione non ancora raggiunta dalla luce del Vangelo. È un’accoglienza non frettolosa e impersonale, ma che sa mettersi al servizio dell’ospite, senza pregiudizi culturali, religiosi o sociali. Per realizzarla è indispensabile il coinvolgimento personale e dell’intera comunità. 
La capacità di accogliere l’altro fa parte del DNA di ogni persona, come creatura che porta impressa in sé l’immagine del Padre misericordioso, anche quando la fede cristiana non si è ancora accesa o si è affievolita. È una legge scritta nel cuore umano, che la Parola di Dio mette in luce e valorizza, da Abramo 1, fino alla sconvolgente rivelazione di Gesù: «Ero forestiero e mi avete accolto»2. 
Il Signore stesso ci offre la forza della sua grazia, perché la nostra fragile volontà arrivi alla pienezza dell’amore cristiano. 
Con questa esperienza, Paolo ci insegna anche a confidare nell’intervento provvidenziale di Dio, a riconoscere ed apprezzare il bene ricevuto attraverso l’amore concreto di tanti che incrociano il nostro cammino. 

«Ci hanno trattati con rara umanità». 
Questo versetto del Libro degli Atti degli apostoli è stato proposto da cristiani di varie 
Chiese dell’isola di Malta, come motto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 
2020 3. 
Queste comunità sostengono insieme numerose iniziative a favore di poveri ed immigrati: distribuzione di cibo, abiti e di giocattoli per i bambini, lezioni di lingua inglese per favorire l’inserimento sociale. Il desiderio è rafforzare questa capacità di accoglienza, ma anche alimentare la comunione tra cristiani appartenenti a Chiese diverse, per testimoniare l’unica fede. 
E noi, come testimoniamo ai fratelli l’amore di Dio? Come contribuiamo alla costruzione di famiglie unite, città solidali, comunità sociali veramente umane? Così ci suggerisce Chiara Lubich: 
«Gesù ci ha dimostrato che amare significa accogliere l'altro così com'è, a quel modo con cui egli ha accolto ciascuno di noi. Accogliere l'altro, con i suoi gusti, le sue idee, i suoi difetti, la sua diversità. [...] Fargli spazio dentro di noi, sgombrando dal nostro cuore ogni prevenzione, giudizio e istinto di rifiuto. [...] Noi non diamo una gloria così grande a Dio come quando ci sforziamo di accettare il nostro prossimo, perché allora gettiamo le basi della comunione fraterna e niente dà tanta gioia a Dio quanto la vera unità tra gli uomini. L'unità attira la presenza di Gesù tra di noi e la sua presenza trasforma ogni cosa. Avviciniamo allora ogni prossimo con questo desiderio d'accoglierlo con tutto il cuore e di stabilire presto o tardi con lui l'amore reciproco» 4. 
Letizia Magri 


Cf. Gen 18, 1-16. 
Mt 25,35. 
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani viene celebrata ogni anno, nell’emisfero nord dal 18 al 25 gennaio, nell’emisfero sud tra la festa dell’Ascensione e quella di Pentecoste.
C. Lubich, Parola di Vita dicembre 1986, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) pp. 375-376. 

Foto di internet