domenica 30 novembre 2014

I carismi


"Ad ogni tornante della storia sembra proprio che il Signore abbia voluto fare a certe vocazioni il dono di vivere il suo Vangelo alla lettera, affinché la loro carne e il loro sangue ne siano come l'edizione provvidenzialmente destinata agli uomini del loro tempo".

Madelaine Delbrel

sabato 29 novembre 2014

I giovani e gli anziani

Ogni volta che cerchiamo di leggere nella realtà attuale i segni dei tempi, è opportuno ascoltare i giovani e gli anziani. Entrambi sono la speranza dei popoli. Gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato. I giovani ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza, perché portano in sé le nuove tendenze dell’umanità e ci aprono al futuro, in modo che non rimaniamo ancorati alla nostalgia di strutture e abitudini che non sono più portatrici di vita nel mondo attuale.

Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza!


Papa Francesco, Evangelii Gaudium § 108-109 

venerdì 28 novembre 2014

Il capro espiatorio

Una volta, un cucciolo di leopardo si perdette nella steppa e un elefante, per caso, lo calpestò. Poco dopo il cucciolo fu trovato morto e la notizia fu portata al padre di lui.
"Il tuo piccolo è morto", gridarono al vecchio leopardo. "Lo abbiamo trovato nell'erba, giù nella valle".
Il leopardo ruggì di dolore e di collera. "Chi l'ha ucciso? Ditemi chi l'ha ucciso, perché io mi possa vendicare".
"E' stato l'elefante".
"L'elefante?".
"Sì, l'elefante".
Il vecchio leopardo si fece pensieroso, ma dopo un momento disse: "No, non è stato l'elefante. Sono state certamente le capre. Sono state le capre! Ma vedrete come mi vendicherò".
E il vecchio leopardo, infiammato di sacrosanta collera, corse sul colle dove pascolavano le capre e sbranò tutto il gregge.

di BRUNO FERRERO, Solo il vento lo sa, Elledici ed.

giovedì 27 novembre 2014

Basta un piccolo passo

foto di Miguel Novak


All’affermazione di Etty Hillesum “Ognuno di noi deve raccogliersi e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri" assieme ad altri commenti c’è stata anche una domanda: “Ho scoperto un'anima ricercatrice e assetata di Amore e Verità. […] Come si può realizzare ciò che lei dice?”.
Per rispondere a questa domanda di un’anonima o anonimo amico, ho pensato a cosa faccio io quando mi trovo in una simile condizione.
Di fronte a un’azione contrariante di qualcuno o a un modo di fare diverso da come agirei io, ciò che mi ha aiutato e che ha portato frutti è stato quello di fare qualcosa di concreto per quella persona che mi ha recato danno o fastidio.
Mandare una cartolina, una telefonata per il compleanno… ho fatto arrivare un cibo tipico preparato da me. A qualcuno che mi aveva combinato un guaio ho chiesto un consiglio… insomma ho fatto qualcosa che mi è costato un po’. Il risultato supera ogni immaginazione.
In un congresso internazionale c’era qualcuno che evitava ogni incontro, sembrava fosse arrabbiato con tutti. Nell’atmosfera del congresso quella persona cominciò a essere notata e praticamente cominciò a essere “emarginata”. Anche per me era difficile.
Ciò mi dispiaceva. Una mattina, ho chiesto a Gesù di farmi trovare un modo per avvicinare quel tipo. La stessa mattinata, all’intervallo del convegno, il “tipo” mi avvicina e mi dice che aveva da vendere degli oggetti portati dal posto dove viveva e ciò lo avrebbe aiutato a pagare le spese del viaggio.
Naturalmente comprai da lui degli oggetti e ne parlai a molti altri. La sera tornai nella camera di quella persona per chiedere un altro pezzo che avrei voluto regalare ad una parente. “Spiacente, oggi ho venduto tutto!”
Era felicemente sorpreso. Anch’io ne fui felice.
Ripensai alla richiesta della mattina… Basta fare il primo passettino e tutto cambia.
Forse è necessaria una congiura con Dio.
Ora pubblico una foto mandatami da un amico che vive in Colorado. Un piccolo gesto che mi ha dato gioia meraviglia e spero lo sia anche per gli altri.

Non so se questa era una riposta alla domanda… ma penso che la Hillesum volesse dire che dobbiamo distruggere in noi le barriere che sentiamo nel rapporto con gli altri.

Ora pubblico una foto mandatami da un amico che vive in Colorado. Un piccolo gesto che mi ha dato tanta gioia e meraviglia e spero lo sia anche per gli altri. 

martedì 25 novembre 2014

Angolazioni diverse

L'indimenticato Robin Williams nel film L'attimo fuggente è un insegnante che cerca di aiutare le menti degli alunni a uscire dal proprio modo di vedere le cose per acquistare una visione nuova della realtà. Riporto una sua affermazione:  

"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse.
E il mondo appare diverso da quassù".

John Keating

lunedì 24 novembre 2014

Se non hai niente dentro...




"Se non hai niente dentro,
non troverai mai niente fuori.
E' inutile andare a cercare nel mondo
quel che non si riesce a trovare dentro di sé".


Tiziano Terzani

sabato 22 novembre 2014

Il gran viaggio della vita




"Camminare da solo è possibile,
però il buon viaggiatore sa
che il gran viaggio, 
quello della vita,
richiede compagni".


D. H. Camara, (1909-1999)
arcivescovo e teologo brasiliano


Disegno di Magdalena Kuchtova

martedì 18 novembre 2014

Il vagabondo

Un giorno un vagabondo giunse ad un villaggio.
Cencioso e polveroso com'era, tutti lo evitavano.
Un uomo curioso però lo avvicinò.
“Di dove vieni?”, gli chiese.
”Vengo di lontano”.
“E dove vai?”
“Vado ancora più lontano”.
”E perché lo fai?”
”Per niente”, rispose il vagabondo:
“se lo facessi per qualche motivo, che senso avrebbe tanto camminare?”
”E invece, che senso ha?”
”Nessuno. E’ il suo senso”, disse il vagabondo.
”Che stoltezza”, obiettò l’uomo, “fare cose senza senso”.
Rispose il vagabondo:
”Siamo noi il senso delle cose che facciamo”, e riprese il suo vagabondaggio.



Piero Gribaudi, Il libro della saggezza interiore, Gribaudi, pag. 54

domenica 16 novembre 2014

Ognuno di noi


"Ognuno di noi deve raccogliersi 
e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri".

Etty Hillesum (1915-1943)
Scrittrice olandese che per la sua origine ebraica morì ad Auschwitz il 30 novembre 1943

sabato 15 novembre 2014

L'essenza dell'amore



«L’essenza dell’amore non è in ciò che è comune,
è nel costringere l’altro a diventare qualcosa,
a diventare infinitamente tanto,
a diventare il massimo che gli consentono le forze».

Rainer Maria Rilke (1875-1926),
poeta e drammaturgo boemo di lingua tedesca