martedì 29 maggio 2012

Non c'è spina senza rosa




Gli accadimenti di questi giorni 
che sembrano voler spegnere la speranza, mi fanno pensare che la massima 
“Non c’è rosa senza spina” 
dovrebbe essere trasformata in: 
“Non c’è spina senza rosa”.

domenica 27 maggio 2012

Maria di Trilussa


Quann'ero ragazzino, mamma mia me diceva:
"Ricordate, fijolo, quanno te senti veramente solo
tu prova a recità 'n'Ave Maria.
L'anima tua da sola spicca er volo
e se solleva come pe' maggìa".

……

Ormai so'vecchio, er tempo m'è volato,
da un pezzo s'è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l'ho mai scordato.
Come me sento veramente solo
io prego la Madonna benedetta
e l'anima da sola pija er volo.

Trilussa 1871-1950, poeta romano
(anagramma del cognome di Carlo Alberto Salustri)  

Un lettore mi ha mandato questa poesia in romanesco. Penso sia comprensibile. Se non lo fosse, chiedetemi la traduzione.

giovedì 24 maggio 2012

La mia esperienza di Maria


Penso che sia esperienza comune ad ogni cristiano avvertire la presenza di Maria quando si vive un dolore.
È una presenza materna, è una consolazione intima, è sentire la vicinanza di una Madre.
Maria mi ha insegnato come stare davanti al mistero e arrivare a dire “Non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”.
La mia gratitudine verso Maria è per la sua adesione al piano di Dio.
È stata questa considerazione che mi ha sostenuto nel dire il mio sì, talvolta a denti stretti, talvolta soltanto con un lamento, tra le lacrime.
“Sì, sto al tuo gioco, al tuo misterioso progetto. E ripeto: Non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”.
Non so spiegare il forte legame tra il dolore, qualsiasi dolore, e Maria. Forse perché Lei, sotto la croce, ai piedi di Gesù ha riassunto ogni dolore umano.

domenica 20 maggio 2012

Consigli del saggio (3)


È arrivato il tempo di capire il silenzio.
Impugnerai allora le redini del tuo cuore
facendogli superare le tempeste dei mari.
Il tempo ti suggerirà dove approdare
e non stupirti quando scoprirai
che sei tu il mare e il porto
da dove lui parte e dove torna.
E ti spiegherà
che ogni situazione è identica ad ogni altra
e che ogni parola ha lo stesso contenuto di ogni altra parola.
Allora, unificato il tempo, le parole e i significati,
vedrai accorrere le persone che ti hanno amato
e che ti amano
e saprai parlare al loro cuore. 

venerdì 18 maggio 2012

Perché amare?


Mi scrive Flavio a commento del post "Come amare?":

"Mi sono chiesto tante volte perchè bisogna amare. Ho trovato la risposta nella mia stessa vita. 
Quando amo, quando vivo per gli altri, sperimento una presenza di qualcuno che è lontanissimo e vicinissimo. Altro che extasi! 
Vorrei sperare che tutti facciano questa constatazione. E' un bene che ciascuno ha. 
Auguri e buona giornata, Flavio"

lunedì 14 maggio 2012

Come amare?


              Ogni prossimo, che incontriamo nella giornata, amiamolo così. Immaginiamo di essere nella sua situazione e trattiamolo come vorremmo essere trattati noi al posto suo. La voce di Dio che abita dentro di noi ci suggerirà l’espressione d’amore adatta ad ogni circostanza. 
                                                      Chiara Lubich

venerdì 11 maggio 2012

Il nome eterno


Mi scrivono C e G (in riferimento a Consigli del saggio 2): 

Ci hai lasciato senza parole !!!
Forse perché ci sono verità indicibili !!
E' una settimana che rifletto sui tuoi post e una cosa la vorrei condividere:
Il mondo intorno a noi alimenta la paura in generale ed in particolare la paura di invecchiare.
Tu e il vecchio saggio ci invitate a scoprire che il tempo ci rivela/rivelerà LA BELLEZZA E IL NOME ETERNO di ognuno di noi. Colgo il suggerimento a cancellare l'ansia di apparire giovani e la proposta di coltivare altro...qui mi fermo perché ogni elenco mi sembra banale, meglio tacerle le banalità e mettersi in ascolto del mistero.
Grazie in anticipo per il prossimo post!

C e G ciao!
Sì continueremo a parlarne. Intanto grazie. 

venerdì 4 maggio 2012

Consigli del saggio (2)



Quando prendi coscienza del ritmo del tempo
non disorientarti
soprattutto non mostrarti spaventato:
lo spaventeresti.
Il tempo ha bisogno di vederti sicuro.
Non disperarti quando scopri che è fragile.
Lascialo camminare accanto a te
e con delicatezza intonati al suo ritmo.
così lui prenderà il tuo passo.
Un giorno
quando non te lo aspetti
ti rivelerà chi sei
ti mostrerà che sei unico e irripetibile,
senza passato e  senza futuro
e tu saprai che la sua gioia è
di poterti svelare il tuo nome eterno.