venerdì 3 gennaio 2020

Guerriero della luce (P. Coelho)

Un collega mi aveva regalato “Manuale del guerriero della luce” di Paulo Coelho. 
Il senso della dedica mi è parso oscuro anche perché tutto quello che ha a che fare con guerre e vittorie è estraneo alla mia vita. Mi scriveva: “Tu sei un guerriero della luce e abbiamo bisogno di gente come te”. 
Non sapevo come e quando avrei potuto essere d’aiuto a una persona sicura, superba e di indiscutibile successo. 
Un giorno mi ha confidato di essere gravemente malato. 
Non l’ho più visto come uomo di successo, altero e superbo, ma l’ho percepito come un uomo, come me, come un parente vicino, che aveva bisogno del mio affetto. 
Gli ho assicurato che avrei pregato per lui. Mi ha chiesto cosa significa e ho cercato di dirgli che lo tenevo presente nel mio colloquio con Dio, con il Mistero, con il Senso della vita. 
Dopo qualche giorno mi ha chiamato per dirmi: “Non so se è l’effetto di quello che tu chiami preghiera, ma sento che si sono svegliate in me delle forze nascoste. Amo la vita senza passato e senza futuro. Amo la vita oggi, anzi ora, in quest’attimo in cui te lo dico ed ho una pace senza confini”.

Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.

Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto “sì” quando avrebbe dovuto dire “no”.
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.


Paulo Coelho, da Manuale del guerriero della luce

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