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Il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma
è quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e
di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore (cfr Gv 12,44-50).
Il
beato Paolo VI, con parole stupende, diceva: «Possiamo quindi pensare che ogni
nostro peccato o fuga da Dio accende in Lui una fiamma di più intenso amore, un
desiderio di riaverci e reinserirci nel suo piano di salvezza [...]. Dio, in
Cristo, si rivela infinitamente buono [...]. Dio è buono. E non soltanto in sé
stesso; Dio è – diciamolo piangendo – buono per noi. Egli ci ama, cerca, pensa,
conosce, ispira ed aspetta: Egli sarà – se così può dirsi – felice il giorno in
cui noi ci volgiamo indietro e diciamo: Signore, nella tua bontà, perdonami.
Ecco, dunque, il nostro pentimento diventare la gioia di Dio».
Anche
san Giovanni Paolo II affermava che «la Chiesa vive una vita autentica quando
professa e proclama la misericordia […] e quando accosta gli uomini alle fonti della
misericordia del Salvatore, di cui essa è depositaria e dispensatrice».
Anche
Papa Benedetto XVI disse: «La misericordia è in realtà il nucleo centrale del
messaggio evangelico, è il nome stesso di Dio [...] Tutto ciò che la Chiesa
dice e compie, manifesta la misericordia che Dio nutre per l’uomo. Quando la
Chiesa deve richiamare una verità misconosciuta, o un bene tradito, lo fa
sempre spinta dall’amore misericordioso, perché gli uomini abbiano vita e
l’abbiano in abbondanza (cfr Gv 10,10)».
Sotto
questa luce e grazie a questo tempo di grazia che la Chiesa ha vissuto,
parlando e discutendo della famiglia, ci sentiamo arricchiti a vicenda; e tanti
di noi hanno sperimentato l’azione dello Spirito Santo, che è il vero
protagonista e artefice del Sinodo. Per tutti noi la parola “famiglia” non
suona più come prima del Sinodo, al punto che in essa troviamo già il riassunto
della sua vocazione e il significato di tutto il cammino sinodale.
In
realtà, per la Chiesa concludere il Sinodo significa tornare a “camminare
insieme” realmente per portare in ogni parte del mondo, in ogni Diocesi, in
ogni comunità e in ogni situazione la luce del Vangelo, l’abbraccio della
Chiesa e il sostegno della misericordia di Dio!
Grazie!
Dal discorso di papa Francesco
a conclusione del Sinodo per la famiglia,
24
ottobre ‘15
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