«Ritorna in te stesso e guarda: se non ti vedi ancora bello,
comportati come l’autore di una statua che debba risultare bella:
quegli toglie, raschia, leviga,
ripulisce,
fino a far apparire nella statua un bel viso.
Anche tu togli il superfluo,
raddrizza ciò che è storto,
a furia di ripulire quanto è
oscuro, fallo brillare
e non smettere di ‘scolpire’ la tua
propria ‘statua’
fino a che riluca per te il divino
splendore della virtù,
fino a vedere la “Saggezza, alta
sul suo sacro soglio” […]
Sei divenuto tale? Hai visto
questo? […]
Se vedi di essere diventato così,
allora, divenuto tu stesso una visione,
sempre più fiducioso in te stesso,
già intento a salire verso l’alto pur essendo ancora su questa terra,
senza più bisogno di guida, figgi* intensamente gli occhi e guarda!»
Plotino, Enneadi I 6, 9, 7-16;
22-24
2 commenti:
Tanino,
fa riflettere quanto presenti oggi.
Raccolgo quello che scrivi in questo tuo blog ed ne ho fatto una specie di antologia.
Ho notato che nelle tue scelte, nei fatti di vita, perfino nelle favole, quello che vuoi comunicare è una forte esperienza di vita.
Viene chiaramente in evidenza che tu HAI TROVATO.
Insegno filosofia e storia e spesso uso i fatti della tua vita come esempio o metafora.
Il tuo è un cammino preciso.
Se una volta ne parlassi...
Te ne sarei grato.
Comunque grazie,
Ludovico
La foto è più che mai significativa: questo pezzo di legno lavorato dal mare...
Aggiungo al commento di Ludovico che anche la tua scelta delle foto aiuta a capire quello che vuoi comunicare.
Grazie, Serena
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