Una conoscente del Venezuela raccontava:
Una sera stavo seguendo mio figlio che faceva i compiti, quando sento una vicina di casa che mi chiama. Mi domanda il quaderno di scuola di mio figlio che è in classe con il suo che non è riuscito a fare il compito. Mi confida poi l’insegnante si è lamentata con lei per lo scarso profitto scolastico del bambino. Lei non sa come fare perché lavora in città ed è costretta a partire da casa alle 5,30 del mattino e ritorna soltanto la sera. Proprio in quei giorni avevo letto nel Vangelo le parole “Tutto ciò che hai fatto al più piccolo dei miei fratelli l’hai fatto a me”, e mi chiedevo come fare a viverle. Chi era il più piccolo? Ecco, in quel momento era lui. Ho proposto alla mia vicina di mandare da me il suo bambino a studiare con il mio. Non è facile per me, dato che devo aiutare anche l’altro figlio più grande e ne ho un altro di un anno, ma sono felice di poter essere di aiuto qualcuno.
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