E se tornerai
sarà nel vento che spira gelido sulle tundre del Nord
nell’aperto respiro della steppa,
nell’azzurro dei gabbiani polari, lassù in cielo.
Tornerai, Signore,
come luce diffusa sulla madre Russia
intrisa da sempre di lacrime e sangue.
Sarà come il fulmine inatteso,
annuncio di vita che non muore.
Vieni, Signore: immenso il dolore,
ma ancora non siamo stanchi di sperare.
Osip E. Mandel’štam (1891-1938), vittima delle epurazioni di Stalin, morì in un Gulag a Vladivostok. La poesia è del 12.9.1937
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