NATALE 2020
Carissimi, anche stavolta il tempo non si ferma (nonostante la sensazione opposta) e volevo almeno farvi arrivare il mio pensiero. Come vedete non rispondo quasi mai, perché non ne ho le forze, ma siete nel mio cuore, lo sapete. Quest’ultima realtà della pandemia, ovviamente ha pesato ancora di più sulla mia situazione fisica. Fortunatamente non sono stata ancora contagiata ma ho dovuto essere ricoverata alcune volte, per altri motivi comunque importanti. All’ingresso ho eseguito tutte le procedure come da protocollo covid e così ho aggiunto, al mio ‘curriculum sanitario’, anche questa esperienza. Questo preambolo per aggiornare le persone che mi conoscono, che mi seguono e che non hanno mie notizie da mesi.
Dovremmo inventare un altro vocabolario perché non si sa più come definire questo invisibile, microscopico, misterioso virus che ha messo in ginocchio il mondo.
Ci saremmo mai immaginati di scoprirci così fragili?
Progetti, certezze, affetti, relazioni, autonomia personale: “saltata la password”.
Solitudine, dolore, abbandono, rabbia, disperazione, impotenza, paura, incognita, angoscia, tante lacrime, urla e silenzio immenso…: “cerca password” ma è difficile…
Ho avuto tempo per pensare, riflettere, lasciare che il silenzio ‘parlasse’ dentro di me. Mi reputo fortunata perché, di per sé, il lockdown, non mi ha cambiato concretamente la vita. Sono anni che non esco se non per cose estremamente necessarie o sporadiche, che non posso fare progetti di vacanze, attività, che non posso mangiare quello che voglio, che non posso andare dove e quando mi pare, che non posso fare previsioni su ogni cosa e molto altro ancora.
Non è un elenco per autocommiserarmi.
E’ essere consapevole ancora di più che ci sono voluti anni, per me, per arrivare a perdere praticamente tutto. Anni di ‘allenamento’. Sono sicura che sia successo a tante altre persone per situazioni diverse, ma tutto questo vissuto nell’invisibilità.
Per questo, capisco chi, non avendo mai sperimentato situazioni simili, possa sentirsi smarrito, disorientato, confuso dalle mille voci contrastanti che circolano. Questa notte, in questo silenzio ‘ obbligato’ senza rumori esterni, ho scelto io, di ’stare’ in silenzio. Spento tv, silenziato il cellulare, spento le luci, sono rimasta solo con le lucine palpitanti davanti al Presepe. Il mio silenzio si fondeva nel SUO. E il SUO è diventato mio. E’ diventato NOSTRO ed è arrivata la pace, La sensazione - certezza che non ero sola.
Ed ecco il mio augurio.
Che questo Bambino ci porti un ‘respiro’ di Pace. Abbiamo sete di Pace come una terra arida, asfittica dolorante e ferita. Che questo ennesimo lockdown ci dia il coraggio di stare qualche volta, in silenzio. Di ‘scegliere’ di viverlo, senza l’inquinamento di voci caotiche che mascherano la paura della solitudine. Riempiamo questa solitudine del Suo respiro, della Sua innocenza, della Sua voglia di dare AMORE.
Dai Piccolo, prendimi la mano, insegnami a togliermi di dosso questo vestito di croste pesanti e grigie che mi ricoprono come un vecchio uomo. Ricordami come si fa a tornare bambini, a volare col cuore e sentire un’aria nuova, diversa che mi scompiglia i capelli e mi fa sentire leggera. Ridammi l’incanto e lo stupore, la certezza che tutto questo è possibile. Facciamo un baratto. Io ti dò le croste del vecchio uomo e tu mi dai il tuo Respiro di Pace. Affare fatto? Dai Gesù, andiamo a volare!
Buon Natale e Buon Nuovo Anno a tutti voi!
AGGIUNGO: GRAZIE a tutti quelli che hanno pregato e continuano a pregare per me.
Un grande abbraccio
Chiara M.