Mamma carissima,
10 anni fa sei partita da questa terra.
In questi giorni parlando per telefono con Benedetta e Luca, tuoi pronipoti, mi sono chiesto cosa sanno loro di te. Cosa sa di te il piccolo Emanuele. Racconti, foto, oggetti… ma tu che vedi le radici della vita, quale eredità nutri in quanti non ti hanno conosciuta?
Zia Elena mi parla sempre della tua giovinezza, del tuo meraviglioso carattere, della tua gioia di vivere.
A noi figli hai trasmesso il senso del sacrificio. Tu che hai vissuto la guerra conoscevi il valore delle cose ma soprattutto il valore dell’amore e su questa base abbiamo impostato le nostre vite.
Eccoci qua, lontani e presenti. Immagino che con papà contemplate la pianta della famiglia ed esultate di ogni bene che costruiamo.
Oggi è festa di Maria. Leggevo che la Chiesa ortodossa serba la canta come “terra del cielo”, e siamo convinti, noi che siamo ancora nel tempo, che Maria, terra del cielo, gioisce del tuo sorriso, rimasto impresso in molti, come mi scriveva Giovanna.
Alla tua generosità senza misure, oggi chiediamo di aiutarci a essere “cielo della terra”.
Grazie mamma!
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