lunedì 22 ottobre 2012

I PETALI DI GELSOMINA


08-10-2012  di Tanino Minuta
Fonte:    Città Nuova





Illustrazione di Eleonora Moretti Alloggio in una villa dei Castelli Romani.
Ieri sera mi sono soffermato
a guardare la città di Roma.
Una distesa di luci d’oro splendenti,
come una manciata di perle luminose
buttate nel buio dei prati.

Dietro di me una voce:
«Ma tu, l’hai mai visto il tramonto?».
Risposi subito di sì,
e mi accorsi che mi parlava Gelsomina,
un donna rotonda e felice,
di indefinibile età, dai gesti e dalla voce di bambina,
senza denti e con un sorriso innocente
che comunicava pace.
«Vieni qui, alle sette di domani sera
e vedrai uno spettacolo che non hai mai visto!».

Stasera sono arrivato puntualmente e, quando Gelsomina mi vide,
si è messa a piangere perché il sole era già tramontato.
Le chiedo: «Cosa ti ha detto il sole?».
«Se mi prometti che custodisci un segreto, te lo dico!».
Le sorrido e allora Gelsomina:
«Quando il sole mi vede triste, mi manda sempre dei petali di rosa.
Anche stasera me li ha mandati con il vento che era carico di profumo.
Sono petali vellutati e sul velluto ci sono dei segni, come sui libri.
Ma io non so leggere».
Gelsomina tira fuori dalla tasca un pezzo di pane,
poi una caramella color viola,
una conchiglia azzurra, una stella marina spezzata
e un pezzo di carta che arrotola dei petali colore dell’oro.
Sono freschi e profumati. I petali hanno venature,
cioè delle lettere, parole.
Comincio a leggere una favola…

Lo sguardo di Gelsomina è pieno di gioia e di domande.
Le spiego che il sole ci vuole dire
che non tutti sappiamo fare le stesse cose.
Lei sa raccogliere i petali del sole e io so leggerli.
Il sole ci sta svelando un grande segreto:
per vivere tutte le stagioni della vita abbiamo bisogno l’uno dell’altro.
«Allora ti regalo tutti gli altri petali del sole.
In una scatola azzurra li ho raccolti tutti
– mi dice Gelsomina –, non sapevo che sono parole.
E tu che giri il mondo
potrai donare una parola del sole ad ogni bambino che incontrerai».

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Deliziosa questa "grande" favola.
Tanino, le tue favole sono vere parabole. E' geniale il modo come spieghi tu qui che abbiamo bisogno l'uno dell'altro.
L'avevi già pubblicata, ma vedo che le tue favole possono essere lette mille volte perchè non c'è una storia che si dispiega, ma un significato da cogliere... e non basta mai quello che si è capito.
Vorrei sapere se hai già pubblicato in un libro le favole: sarebbe un bel regalo di Natale.
Ho due nipoti delle prime classi delle elementari. Ho letto la favola e hanno subito fatto dei disegni. E' impressionante cosa colgono i piccoli!
Grazie. Ringrazio anche i tuoi sostenitori che stanno diventando, con i loro commenti, un coro a Tanino.
Buona giornata! Federica


Eleonora ha detto...

Bellissima idea!
Anch'io le raccoglierò!
Mi occupo, insieme ad altri, della gestione di un gruppo di lettori volontari che ogni giorno leggono nel reparto pediatrico dell'ospedale della mia città.
e queste storie saranno utilissime....
Sono già pubblicate in un libro?
Eleonora

Tanino Minuta ha detto...

grazie Federica,
proprio stamattina mi ha telefonato una ipovedente che si dà molto da fare per gli altri non-vedenti. Soprattutto vuole raccogliere queste favole brevi. lei ha uno strumento che come uno scanner traduce i segni in suoni. Un testo viene trasformato in suono e così è informatissima su tutto e ora ha il progetto di raccontare queste storie per i bambini delle elementare.
grazie Federica e ora grazie a Eleonora. Tanino

rosewhite ha detto...

Ciao Tanino!
Il tuo racconto di oggi ha evocato in me il ricordo di versi scritti proprio ammirando, dopo il tramonto, le prime luci della notte... dalle tue parti.
Te li trascrivo:

Spicchio di luna

Spicchio di luna
immerso nell’immensità
minuscola stella lì accanto
brilli in reciprocità d’amore
respiro di cielo
in uno sguardo
che si perde all’infinito

Piccola molecola d’acqua
nel fiume dell’esistenza
la mia anima ha un sogno :
essere io per te quell’occasione
e tu per me ...
essere dono
dettaglio eterno
che soggiace alla legge dell’amore

Biancarosa Chiarandini

Monica ha detto...

grazie per questi Raggi di SOLE tuoi e di chi commenta!!!
CIAO!!!

Tanino Minuta ha detto...

Carissimi "commentatori", non immaginavo che la favoletta avesse tanti effetti. Ho ricevuto altre reazioni direttamente e devo dire che siete tutti un grande incoraggiamento. Quello che scrive "una mamma...un girasole" e cioè che ringrazia anche voi che commentate, mi ha dato una vera gioia, quella di sperimentare che il blog lo facciamo insieme e non potrebbe essere diversamente. Come nella favola di Gelsomina, ognuno sa fare qualcosa che serve all'altro, ma nessun talento ha valore da solo. Tutti diventiamo preziosi grazie agli altri.
Non è una novità,ma è sempre nuova la gioia di scoprire che soltanto così possiamo migliorere noi stessi e l'ambiente che ci circonda. Stamattina sono stato al mercato perchè ad un venditore avevo promesso un articolo su Marco Bettiol. Ne è nata una chiacchierata così bella, così sincera... ve ne parlerò.
grazie a tutti e a ciascuno!
Tanino

Anonimo ha detto...

GRAZIE A TUTTI !!!
SIETE MERAVIGLIOSI...DEL RESTO SIAMO NEL REGNO DEL MERAVIGLIOSO... ED E' POSSIBILE. AUGURI, TANINO E SALUTA TUTTI I TUOI AMICI,
LAURA

Anonimo ha detto...

Tanì,
entro nel tuo blog e "mi ritrovo".
Non è che sia stanco della città caotica in cui vivo... ormai è il mio ambiente, ma ciò che mi manca è quel qualcosa che lega la gente.
ne parlavo con un collega e siamo arrivati all'idea che la grossa trasformazione di oggi è legata al crollo delle tradizioni. Neanche questo mi convince.
Tu, senza guardare a destra o a sinistra, percorri il tuo binario e punti deciso ad un punto che non fai vedere, come il tuo regista, ma dal tuo passo, dalle tue parole, dalle poesie che scegli, da come vivi la vita, dalle favole stesse (come questo capolavoro di Gelsomina), è evidente che vedi un punto preciso. E chi vuole, ti segue. Non te ma quel "punto".
Che dire di questo fenomeno?
Vedo quanta gente ti segue. Pochi rispetto alla massa, ma molti per la qualità della vita che sostengono. Ringrazio Città Nuova per queste iniziative di educazione collettiva.
Sono insegnante, lo deduci dalla mia passione di cercare un futuro.
Grazie. Potresti segnalare i libri che leggi?
Auguri.
Franco B.

Anonimo ha detto...

Tanino, avvertici sul blog quando pubblicherai le favole. Oggi ho letto "Candela Emanuela" e "Mamo" e questa di Gelsomina a tutti i parenti raccolti per festeggiare il nostro matrimonio. Devo dirti che è stato un dono per tutti.
Sai perché? Perché queste favole costringono a saltare oltre.
Grandi e piccoli eravamo presi dalle favole.
Conclusione: abbiamo dovuto far fare le fotocopie per tutti.
Grati ti ringraziamo,
Gemma e Pietro