venerdì 31 agosto 2018

Per costruire l'armonia



Ognuno di noi deve raccogliersi e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri.

Etty Illesum

giovedì 30 agosto 2018

La torta "risanatrice"

Amici della Spagna mi hanno raccontato:

Quando abbiamo ricostruito la casetta ereditata dai miei genitori, un vicino di casa cominciò a mettere ostacoli con motivazioni obiettivamente non giuste.
Una sera, mio marito, stanco delle minacce, pensò di andare da lui con un avvocato e sarebbe venuta fuori l’incongruenza dei motivi e una denuncia documentata con le sue lettere. Questa cosa non mi sembrava giusta perché, da quello che ci aveva detto l’avvocato, il vicino avrebbe dovuto risarcire dei danni che ci aveva procurato e sarebbe iniziata una causa civile. 
Parlandone a fondo con mio marito, abbiamo scelto la via della costruzione di “ponti”. Ho preparato una torta e siamo andati dal vicino. 
Dopo un momento di grande stupore lui ci ha chiesto: “Come avete saputo che oggi è il compleanno della bambina?”. 
Il previsto scontro è diventato un incontro. Neanche una settimana dopo hanno ricambiato la visita. Ora abbiamo degli amici.

mercoledì 29 agosto 2018

La contemplazione





La contemplazione è il prendere coscienza di questa presenza avvolgente di Dio nella nostra vita.
Carlo Carretto

martedì 28 agosto 2018

Io sono (C. G. Jung)







Io non sono ciò che mi è capitato d’essere. 
Io sono ciò che ho scelto di diventare.
Carl Gustav Jung

lunedì 27 agosto 2018

Preferisco...







Preferisco camminare con un amico nel buio, 
che essere solo nella luce.


                      Helen Keller

sabato 25 agosto 2018

Ascoltarsi dentro

Ascoltarsi dentro. 
Non lasciarsi più guidare da quello che si avvicina da fuori, 
ma da quello che s'innalza dentro.
Etty Illesum (1914-1943) 
scrittrice olandese morta ad Auschwitz a 29 anni

venerdì 24 agosto 2018

Amico mio...


Amico mio, 
accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, 
nulla da cui difendermi, 
nulla da dimostrare: trovo la pace… 
Al di là delle mie parole maldestre 
tu riesci a vedere in me semplicemente l’uomo.

Antoine de Saint-Exupery


giovedì 23 agosto 2018

Un'estate invincibile




Nella profondità dell’inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c’è un’estate invincibile.
Albert Camus

martedì 21 agosto 2018

Quando il tuo cuore è toccato...

«Quando il tuo cuore è toccato, colpito dalla miseria altrui, ecco, allora quella è misericordia. Fate attenzione pertanto, fratelli miei, come tutte le buone opere che facciamo nella vita riguardano veramente la misericordia. Ad esempio: tu dai del pane a chi ha fame; daglielo con la partecipazione del cuore, non con noncuranza, per non trattare come un cane l’uomo a te simile. Quando dunque compi un atto di misericordia comportati così: se porgi un pane, cerca di essere partecipe della pena di chi ha fame; se dai da bere, partecipa alla pena di chi ha sete; se dai un vestito, condividi la pena di chi non ha vestiti; se dai ospitalità condividi la pena di chi è pellegrino; se visiti un infermo quella di chi ha una malattia; se vai a un funerale ti dispiaccia del morto e se metti pace fra i litiganti pensa all’affanno di chi ha una contesa. Se amiamo Dio e il prossimo non possiamo fare queste cose senza una pena nel cuore».
Sant’Agostino, Discorso 358/A, 1
Foto da internet 

lunedì 20 agosto 2018

Magari di Renato Zero


Tra i capolavori di Renato Zero, coraggioso poeta italiano, l'accorata invocazione "Magari" accompagna il sogno e lo trasforma in speranza. 
Per ascoltare la canzone
La foto è presa dal suo sito.

Magari toccasse a me
prendermi cura dei giorni tuoi
svegliarti con un caffè
e dirti che non invecchi mai...
Sciogliere i nodi dentro di te
le più ostinate malinconie.. magari
Magari toccasse a me
ho esperienze e capacità
trasformista per vocazione
per non morire, che non si fa...
Puoi fidarti a lasciarmi il cuore
nessun dolore lo sfiorirà... magari!
Magari toccasse a me
Un po' di quella felicità... magari
Saprò aspettare te
domani, e poi domani, e poi... domani
Io come un'ombra ti seguirò
la tenerezza è un talento mio
Non ti deluderò
la giusta distanza io
Sarò come tu mi vuoi
ho un certo mestiere anch'io.. mi provi... mi provi
Idraulico cameriere
all'occorrenza mi do da fare
Non mi spaventa niente
tranne competere con l'amore
ma questa volta dovrò riuscirci
guardarti in faccia senza arrossire... magari...
Se tu mi conoscessi
certo che non mi negheresti... due ali
Che ho un gran disordine nella mente
e solo tu mi potrai guarire... rimani
Io sono pronto a fermarmi qui
il cielo vuole così
Prendimi al volo e poi
non farmi cadere più da questa altezza sai
non ci si salva mai... mi ami? Magari... Mi ami!? Magari...

domenica 19 agosto 2018

Papa Francesco ai giovani

In un "tu a tu" con i giovani al circo Massimo di Roma, l'11 agosto scorso, 
papa Francesco ha affermato fra l'altro: 

"Dove non c'è testimonianza non c'è lo Spirito Santo!" 

sabato 18 agosto 2018

Nella preghiera

Nella preghiera la paura si colora di fiducia e diventa una porta preziosa verso la Vita, mentre naviga sulla bocca della Morte
Rosanna Virgili 

Nella foto: eclissi lunare a Rocca di Papa

venerdì 17 agosto 2018

La notte (poesia di A. Pizarnik)

Un amico e sostenitore del blog mi ha mandato questa poesia di Alejandra Pizarnik, argentina di origine russa, morta suicida in giovane età. 

La notte

So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l'unica cosa che esiste
nell'enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l'anima con i loro ricordi.

Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.

Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n'è andato per sempre.

Un giorno torneremo ad essere.

Alejandra Pizarnik

mercoledì 15 agosto 2018

La fede di Maria




Maria, nella fede, ebbe il coraggio di confidare nel Dio dell’impossibile e di lasciare a Lui la soluzione dei suoi problemi: la sua era fede pura.

Carlo Carretto

martedì 14 agosto 2018

La nostra parte




Non credo più che si possa migliorare qualcosa nel mondo esterno senza aver prima fatto la nostra parte dentro di noi.

Etty Illesum, (1914-1943)
scrittrice olandese morta ad Auschwitz il 30 novembre

venerdì 10 agosto 2018

I veri amici





Tutti sentono quello che dici.
Gli amici ASCOLTANO quello che dici.
I veri amici ascoltano quello che tu NON dici.


Dave Matthews Band, conosciuta con la sigla DMB

mercoledì 8 agosto 2018

Specchio e ombra

Nella vita è importante avere un amico che sia, a un tempo, specchio e ombra. 
Lo specchio non mente e l’ombra non si allontana.
                                                         Fabrizio Caramagna

martedì 7 agosto 2018

L'uomo





L’uomo è uomo soltanto con Dio e in Dio.
                   Romano Guardini (dal Diario)

domenica 5 agosto 2018

Cristo mia dolce rovina


Cristo mia dolce rovina, 

gioia e tormento insieme tu sei.                             
Impossibile amarti impunemente.              
Dolce rovina, Cristo, che rovini in me tutto ciò che non è amore.                            
Impossibile amarti senza pagarne il prezzo in moneta di vita.                               
Impossibile amarti e non cambiare vita e non gettare dalle braccia il vuoto 
e non accrescere gli orizzonti che respiriamo.
David Maria Turoldo


sabato 4 agosto 2018

Non devo volere le cose... (Etty Illesum)


Non devo volere le cose, 
devo lasciare che le cose si compiano in me.
Etty Illesum

mercoledì 1 agosto 2018

Parola di Vita - agosto 2018

“Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele” (Ger 31, 3).
Il profeta Geremia è inviato da Dio al popolo di Israele che sta vivendo la dolorosa esperienza di esilio in terra babilonese ed ha perso tutto quello che aveva rappresentato la sua identità e la sua elezione: la terra, il tempio, la legge …
La parola del profeta però squarcia questo velo di dolore e di smarrimento. È vero: Israele si è dimostrato infedele al patto d’amore con Dio, consegnandosi alla distruzione, ma ecco l’annuncio di una nuova promessa di libertà, di salvezza, di rinnovata alleanza che Dio, nel suo amore eterno e mai revocato, prepara per il Suo popolo.
“Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele”.
La dimensione eterna e irrevocabile della fedeltà di Dio è una qualità del Suo amore: Egli è il Padre di ogni creatura umana, un Padre che ama per primo e impegna se stesso per sempre. La Sua fedeltà tocca ciascuno di noi e ci permette di gettare in Lui ogni preoccupazione che può frenarci. È per questo Amore eterno e paziente che anche noi possiamo crescere e migliorare nel rapporto con Lui e con gli altri.
Siamo ben coscienti di non essere già così stabili nel nostro impegno, pur sincero, di amare Dio e i fratelli, ma la Sua fedeltà per noi è gratuita, ci previene sempre, a prescindere dalle nostre “prestazioni”. Con questa gioiosa certezza possiamo sollevarci dal nostro orizzonte limitato, rimetterci ogni giorno in cammino e diventare anche noi testimoni di questa tenerezza “materna”.
“Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele”.
Questo sguardo di Dio sull’umanità fa emergere anche un grandioso disegno di fraternità, che troverà in Gesù il suo pieno compimento. Egli, infatti, ha testimoniato la Sua fiducia nell’amore di Dio con la parola e soprattutto con l’esempio di tutta la sua vita.
Ci ha aperto la strada per imitare il Padre nell’amore verso tutti (Mt 5,43 ss.) e ci ha svelato che la vocazione di ogni uomo e donna è contribuire all’edificazione di rapporti di accoglienza e di dialogo intorno a sé.
Come vivremo la Parola di vita di questo mese?
Chiara Lubich invita ad avere un cuore di madre: «[…] Una madre accoglie sempre, aiuta sempre, spera sempre, copre tutto. […] L’amore di una madre infatti è molto simile alla carità di Cristo di cui parla l’apostolo Paolo. Se noi avremo il cuore di una madre o, più precisamente, se ci proporremo di avere il cuore della Madre per eccellenza: Maria, saremo sempre pronti ad amare gli altri in tutte le circostanze e a tener vivo perciò il Risorto in noi. […] Se avremo il cuore di questa Madre, ameremo tutti e non solo i membri della nostra Chiesa, ma anche quelli delle altre. Non solo i cristiani, ma anche i musulmani, i buddisti, gli induisti, ecc. Anche gli uomini di buona volontà. Anche ogni uomo che abita sulla terra […]».1
“Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele”.
Una giovane sposa che ha iniziato a vivere il Vangelo in famiglia racconta: «Ho sperimentato una gioia mai prima provata e il desiderio di far traboccare questo amore al di fuori delle quattro mura di casa. Ricordo ad esempio come sono corsa all’ospedale dalla moglie di un collega che aveva tentato il suicidio. Da tempo ero a conoscenza delle loro difficoltà, ma tutta presa dai miei problemi, non mi ero preoccupata di aiutarla. Ora però sentivo mio il suo dolore e non mi sono data pace finché non si è risolta la situazione che l’aveva spinta a quel gesto. Questo episodio ha segnato per me l’inizio di un cambiamento di mentalità. Mi ha fatto comprendere che, se amo, posso essere per ognuno che mi passa accanto un riflesso, anche se piccolissimo, dell’amore stesso di Dio».
E se anche noi, sostenuti dall’amore fedele di Dio, ci mettessimo liberamente in questo atteggiamento interiore, di fronte a tutti quelli che incontriamo durante la giornata?
Letizia Magri
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1 Cfr. C. LUBICH, Cercando le cose di lassù, Roma 19925, p. 41-42.