mercoledì 24 giugno 2020

...non siamo stanchi di sperare

E se tornerai
sarà nel vento che spira gelido sulle tundre del Nord
nell’aperto respiro della steppa,
nell’azzurro dei gabbiani polari, 
lassù in cielo.

Tornerai, Signore,
come luce diffusa sulla madre Russia
intrisa da sempre di lacrime e sangue. 

Sarà come il fulmine inatteso,
annuncio di vita che non muore.
Vieni, Signore: immenso il dolore,
ma ancora non siamo stanchi di sperare.

Osip E. Mandel’štam (1891-1938), poeta e letterato russo.  Poesia del 12.9.1937.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aiuta a pensare e a sperare.
Bella anche la foto.
Ciao,
Serena

Tanino ha detto...

Ciao, Serena!
Sì, è veramente una poesia che fa pensare.
È un poeta che quando studiavo letteratura Russa mi aveva colpito per come sapesse trasformare la sua tragedia in positivo.
La foto l'ho fatta recentemente in un parco in Ungheria.
Buona giornata,
Tanino