sabato 6 agosto 2011

Nel gioco della vita


Sono sempre più convinto che la trasformazione della mia vita, e quindi dell’umanità intera, avviene sempre e soltanto attraverso la carità, attraverso quella misura d’amore che riesco a mettere nelle azioni, negli incontri, nel sorriso…, nel “sì” di ogni attimo al gioco della vita che mi si rivela soltanto se sto al gioco.





foto mia

5 commenti:

Luisa ha detto...

Sì, è proprio così.

E non è solo una convinzione interiore, ma giorno per giorno come un chimico elemento adatto a sciogliere incrostazioni o vecchie pitture che ne celano altre più antiche e spesso più belle, si perdono le nostre sovrastrutture umane, mentali e psicologiche e si svela ciò che è essenziale, e che diviene facile sentire come "vero" e come "bello".

E questo non solo attraverso lo sforzo di donarci e di donare ciò che non è nostro, non lo è mai stato, perchè ci è stato gratuitamente donato. Cioè nell'avventura misteriosa e grande dell'amare.
Ma nell'accorgerci via via che l'amore è manifesto in tutti sì, ma anche in "tutto", quel tutto cosmico che prende luce nuova e e sempre meno scontata davanti ai nostri occhi e al nostro cuore, ecco che riusciamo miracolosamente a sentirci profondamente gioiosi,nonostante tutto ed innestati veramente in quello che tu definisci il "gioco della vita" e sempre più spesso amati e privilegiati: dei "figli di re"!

Grazie di offrirci tanto.
Luisa



Luisa

Massimiliano ha detto...

Ed è vero, troppo vero!
Ma quanto costa il "sì"?
A volte troppo...a volte sembra regalato. Tutto dipende da noi.
Dovrebbe essere un "gioco" da ragazzi stare al gioco e scusa il gioco di parole =)
"Ecco io vengo a fare la tua volontà"
se questo è stare al gioco...allora giochiamo!
Ciao Tanino!

massimiliano

Anonimo ha detto...

grazie. la tua convinzione è contagiosa. Forse per arrivare ad avere convinzioni contagiose hai fatto qualche corso superiore di "come diventare dei leaders".
Scherzi a parte, sento che quello che dici ha una piedistallo ben solido.
ho una domanda seria, chissà se ne hai già parlato...
quello che hai pubblicato è tanto.
la domanda è questa: CREDI CHE L'UOMO SIA CAPACE DI COMUNICARE REALMENTE CON GLI ALTRI?
Grazie, va bene anche se non rispondi. La stima verso di te non cambia.
Giandomenico P.

Anonimo ha detto...

grazie Tanino! è chiaro, è chiaro.
tu vedi e aiuti a vedere. ringrazio chi commenta questo e altri tuoi pensieri. insieme costruiamo un pensare positivo. E non ho vergogna a dire che è il pensare di Gesù.
ci credo, come te, come tanti. Lui conosce l'uomo.
grazie, conta su di me e su molti. ciao, Fernando

Annibale ha detto...

E' l'anelito del cuore.

Averlo o non averlo.

Il mondo in caos è non AVERE un anelito del CUORE.

Essere tra la gente, è un'enorme fortuna; ma....a pensarci bene (mi dico)