domenica 4 settembre 2011

QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI

Maurizio mi ha segnalato questa riflessione di Charlie Chaplin tratta dal discorso celebrativo per il suo 70° compleanno

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama "rispetto".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto
che tutto ciò che mi circonda é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama "maturità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama "sincerità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene:
persone, cose, situazioni
e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso;
all'inizio lo chiamavo "sano egoismo",
ma oggi so che questo è "amore di sé".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo.
E' la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l'intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".

Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro
dando origine a nuovi mondi.

Oggi so che tutto questo è la vita.

Foto mia 

3 commenti:

Giovanna Maria ha detto...

Stasera mi sono rallegrata con chi mi chiedeva della mia salute, poi dei figli...e di tutta la bella storia in cui il nostro Regista ha inserito anche me...e so benissimo di non essere una docile personcina, ma ho pensato che il sole nel suo splendore non possiamo guardarlo a lungo...quindi persino il servizio di oscurarlo in parte, quando passa attraverso di me, magari lo rende più accessibile ^_^

Anonimo ha detto...

In questo brano così ben strutturato e di effetto, sento la mancanza della chiave di volta, se così la vogliamo chiamare.

Perchè ci si accetta e si è messi in condizioni di affezionarsi e poi in seguito di poter capire cosa significhi veramente amare, solamente quando si è stati accolti con amore in questa vita; si hanno avuto esempi concreti di amore da chi era intorno a noi o che abbiamo incontrato per la via; e, massima fortuna di vita, ci si è un giorno sentiti amati in toto da Qualcuno ideale e sempre segretamente desiderato, che ci ama da sempre e per sempre.

Nonostante non si possa realmente conoscere il percorso interiore di Chaplin è comunque bello e importante che abbia sentito il bisogno di esprimerlo così.

Luisa

Un anno insieme ha detto...

Grazie Maurizio e grazia anche a Luisa perchè ho l'impressione che amare se stessi nasconda una puna di egoismo, mentre la Regola d'oro recita: Fai all'altro (amalo) quello che vorresti fosse fatto a te ('come' te stesso). In questo c'è, coreggetemi se sbaglio, un amore che 'respira' nell'altro, mentre nell'amare se stessi potrebbe nascondersi l'asfissia del narcisismo o dell'egoismo.
Che ne dite?

Buon fine settimana.
Fra.