Penso che sia esperienza comune ad ogni cristiano avvertire
la presenza di Maria quando si vive un dolore.
È una presenza materna, è una consolazione intima, è sentire
la vicinanza di una Madre.
Maria
mi ha insegnato come stare davanti al mistero e arrivare a dire “Non ciò che io
voglio, ma ciò che vuoi tu”.
La mia gratitudine verso Maria è per la sua adesione al
piano di Dio.
È stata questa considerazione che mi ha sostenuto nel dire
il mio sì, talvolta a denti stretti, talvolta soltanto con un lamento, tra le
lacrime.
“Sì,
sto al tuo gioco, al tuo misterioso progetto. E ripeto: Non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”.
Non so spiegare il forte legame tra il dolore, qualsiasi
dolore, e Maria. Forse perché Lei, sotto la croce, ai piedi di Gesù ha
riassunto ogni dolore umano.