venerdì 24 agosto 2012

Maestrale






Una lettrice del blog mi ha mandato
 gli ultimi versi di questa poesia 
di Eugenio Montale. 
E' una poesia ricca di speranza. 
Dice che l'uomo non deve accontentarsi mai 
e ogni meta raggiunta 
può e deve essere 
un punto di partenza verso altre mete...
"Più in là" 













S'è rifatta la calma
nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta.
Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma
a pena svetta.

Una carezza disfiora
la linea del mare e la scompiglia
un attimo, soffio lieve che vi s'infrange e ancora
il cammino ripiglia.

Lameggia nella chiaria
la vasta distesa, s'increspa, indi si spiana beata
e specchia nel suo cuore vasto codesta povera mia
vita turbata.

O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:

sotto l'azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:
"più in là!".

  Eugenio Montale (1896-1981)
Poeta, critico musicale, giornalista italiano.
Premio Nobel per la letteratura 1975

1 commento:

Anonimo ha detto...

Qualche parola ho dovuto cercarla... ma è un'ottima poesia di Montale.
Grazie, Tanino.
Ettore Z.