Un amico, Angelo, mi racconta:
«Stavo andando in auto dal medico per
lavoro, pioveva. Mentre salivo, sul lato della strada camminava con fatica un
uomo dalla postura un po’ curva. Per la fretta sono andato avanti
disinteressandomi, per circa 100 mt. Poi ci ripenso... Così innesto la
retro-marcia e lo faccio entrare. Mi dice che doveva andare dal medico… il mio
stesso medico. Gli occhi gli brillavano. Mi dice oggi ho trovato un angelo. Ci
presentiamo sono Antonio della Sardegna e io Angelo del Molise. Si è fatto una
risata. Poi lo accompagno prima a fare un po’ di spesa poi lo riporto a casa.
Mi dice, Angelo lascia la macchina e vieni con me in casa. Mi presenta la sua
moglie Antonietta sarda anche lei. Mi presento dicendo che sono un focolarino,
hanno sentito parlare del movimento di cui faccio parte. Mi parlano della loro
famiglia e un pezzo della loro storia, mi offrono un buon mirto e biscotti
fatti da Antonietta. Ci scambiamo i numeri di telefono e mi dice Antonio “oggi
ho trovato un amico”. Poi Antonietta viene con 12 uova fresche e mi dice
portale a casa sono ancora calde appena prese dalle nostre galline. Congedandomi li saluto con un abbraccio e
Antonietta mi dice vienici a trovare quando vuoi tanto siamo sempre qui. Avevo
la forte impressione che il tempo si fosse fermato. "C’è più gioia nel
dare che nel ricevere" È vero!»
1 commento:
Tanino, le storie che racconti hanno un certo lieto fine.
Ma viviamo in un mondo dove il male detta le sue leggi e non pare ci siano altre logiche, altri punti fermi.
sicuramente ciò che racconti edifica e incoraggia... ma c'è tanto scoraggiamento.
Ciao. M.
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