giovedì 11 settembre 2014

"... la verità che non viene mai presa dal dubbio"



Nel romanzo giallo-storico Il nome della Rosa di Umberto Eco (1932), semiologo e scrittore di fama internazionale, ho trovato una definizione del diavolo che mi sembra di una grande precisione. Il corsivo-neretto è mio.


"Tu sei il diavolo" disse allora Guglielmo.
Jorge parve non capire. Se fosse stato veggente direi che avrebbe fissato il suo interlocutore con sguardo attonito. "Io?" disse.
"Sì, ti hanno mentito. Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l'arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto. Tu sei il diavolo e come il diavolo vivi nelle tenebre."


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Tanino, si vede che la reazione dei lettori mi ha messo un po' sottosopra... Sono NN (una sigla orribile che ho scelto a protezione).
Ma una cosa che mi ha letteralmente sconvolto è l'intervista che hai fatto sulla vocazione.
Vedrò come fare per propagandarla... è di una forza vulcanica.
ma ancora mi sento debole... anche se sembro un uomo forte.

Anonimo ha detto...

Tanino puoi spiegarmi per favore questo, mi dispiace non ho letto il libro

Tanino Minuta ha detto...

Grazie!
Sì quell'intervista è stata una bella "combinazione"...
auguri.
Tanino

Tanino Minuta ha detto...

per chi mi chiede sul libro. Non ne faccio un'analisi, ma mi soffermo soltanto sull'elemento che ho preso:
Umberto Eco ha messo in questo romanzo tutta la conoscenza che ha dei generi letterari e della lingua. Ma mette anche le sue convinzioni. E la descrizione che fa del diavolo è rivoluzionaria, diversa da quella come viene rappresentato: "Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l'arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto..."
La figura del diavolo è tutta spirituale e se ci fai caso i difetti che elenca Eco sono esattamente quei tratti che si trovano anche nei cristiani che di cristiano hanno poco.
Praticamente mancanza di luce significa mancanza di fede e quindi aumento della superbia,dell'arrogranza, della propria sucurezza "la verità che non viene presa dal dubbio..."
Basta pensare a come parla papa Franesco per vedere quanta verità ci sia in queste parole di Eco.
Ciao!
spero di averti detto qualcosa...
Tanino

Anonimo ha detto...

grazie Tanino sei stato molto chiaro buona giornata