mercoledì 15 marzo 2017

Il piccolo seme di Chiara Lubich

Il piccolo seme

Hai mai visto
come in una strada abbandonata,
ma accarezzata dalla primavera,
spunti l’erbetta e rifiorisca, senza tregua, la vita?
Così è dell’umanità che ti circonda,
se tu trascuri di guardarla con l’occhio della terra
e la ristori col raggio divino della carità.
L’amore soprannaturale nel tuo animo
è un sole,
che non ammette sosta al rifiorir della vita.
È una vita,
che fa pietra d’angolo nel tuo angolo di vita.
Non occorre altro per sollevare il mondo,
per ridonarlo a Dio.
Il bel parlare, la finezza del tratto, il guizzo dell’arte,
il carico di cultura, l’esperienza degli anni
sono doti certo che non vanno trascurate.
Ma per il Regno eterno
vale quel che ha più vita.
È bella e buona e saporita e colorita
la fetta profumata d’una mela
ma, sotterrata, muore e non rimane ombra.
Il piccolo seme, che il palato non gradisce,
insapore e insulso,
sotterrato, apporta nuove mele.
Così la vita in Dio, la vita del cristiano,
il cammino incandescente della Chiesa.
Poggia Ella, alta e solenne, su colonne
che i secoli dissero insensate e stolte e pazze...;
su cui la furia del principe del mondo s’avventò,
per distruggerne fin l’ultimo rampollo.
Rimasero.
Il Padre le mondò
perché legate alla vite dessero abbondanti frutti
e le esaltò gloriose
nel Regno della vita.
Tu, io, il lattaio, il contadino, il portiere,
il pescatore, l’operaio, lo strillone...
E gli altri tutti, delusi idealisti, mamme cariche di pesi,
innamorati in prossimità di nozze,
vecchiette spente in attesa della morte, ragazzi frementi, tutti...
Tutti son materia prima
per la società di Dio:
basta in loro un cuore, che tenga alta, dritta, puntata in Dio

la fiamma dell’amore.

Da Meditazioni di C. Lubich, Città Nuova, 1996,pag. 58

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che immagine stupenda:
l'amore che custodiamo nel cuore e che doniamo quando possibile,
nei modi possibili,
crea e ci rende vivi, anche se apparentemente, forse, non si vede,
che sia tanto o poco non importa,
che ci si senta messi all'angolo dalle vicende terrene non importa,
purchè ci ricordiamo ogni mattina dei giorni che ci è dato vivere,
che quell'amore è
per noi e
che quell'amore è
"pietra d’angolo nel nostro angolo di vita".

Grazie, Tanino
C.

Anonimo ha detto...

E' una pagine grandiosa di Chiara Lubich.
In qualche modo sintetizza e proclama il messaggio del Movimento dei Focolari.
Che in ultima analisi è un modo di dire il Vangelo.
Grazie, C, buona giornata!
Tanino