venerdì 30 novembre 2018

E' rimasto mio padre

Un amico del Portogallo mi scrive:

Ci ha lasciati che ero adolescente. Le mie sorelle non hanno più voluto sapere di lui. Mia madre ci ha proibito di andare a salutare mio padre. E io lo facevo di nascosto. 
In casa non si è parlato più di lui. Perfino le sue foto erano state bruciate. 
Passati alcuni anni e diventato adulto, ho intessuto con lui un rapporto da amici. Mi ha confidato la sua amarezza e anche il rimorso d’averci abbandonati. Ma non poteva tornare indietro. Vecchio e malato si è ritrovato solo e dipendente dall’alcol. Anche la sua donna lo aveva lasciato. 
Non so cosa avrei fatto per aiutarlo. Un giorno lui mi ha detto: “Figliolo, vorrei che almeno dal mio fallimento tu possa trarre quelle lezioni sulla vita che non ho saputo darti con il mio esempio”.  È rimasto mio padre.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Tanino, le storie che racconti pensi di raccoglierle in un libro?
Sono delle lezioni di vita e oggi, come sempre, sono importanti.
Buona giornata,
Ludovico

Tanino ha detto...

Caro Ludovico,
grazie!
Sì, queste storie, questi tratti di vissuto, le pubblico in un libretto chiamato "Il Vangelo del giorno" , dove oltre alle letture della liturgia del giorno, ad un commento esegetico, a considerazioni di carattere spirituale, alla presentazione di personaggi che hanno portato avanti l'umanità, ci sono anche delle esperienze.
Delle esperienze mi curo io e le raccolgo da tutto il mondo. Già questo lavoro è una fonte di ottimismo e di coraggio.
Si vede un mondo nuovo che si forma.
I cinesi affermano che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
Io vedo la foresta che cresce.
Buona giornata anche a te,
Tanino