È passato un anno e la guerra non pare abbia spiragli di pace.
Proprio in questi giorni leggendo Bonhoeffer mi è sembrato che nella situazione in cui lui si è trovato, tanto simile a chi è in guerra o sfollato per un terremoto, vivere il proprio giorno come fosse l'unico, è un consiglio di valore e di grande sostegno:
Finora ci era sembrato che fosse un diritto inalienabile della vita umana quello di poter progettare un piano di vita, sia dal punto di vista professionale che individuale. Ma le cose sono cambiate. Dalla potenza delle circostanze siamo stati cacciati in una situazione nella quale dobbiamo rinunciare a “pensare al domani” (Mt 6, 34) …
La forzata rinuncia a pianificare il futuro significa per i più l’irresponsabile, leggera o rassegnata limitazione al momento… Ci rimane soltanto lo stretto sentiero, spesso ancora da scoprire, di prendere ogni giornata come fosse l’ultima e di vivere con fede e senso di responsabilità, come se ci attendesse ancora un grande futuro.
Dietrich Bonhoeffer tratto da Resistenza e resa.
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