giovedì 1 luglio 2010

Luglio 2010

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Viaggio a Firenze per andare a trovare Silvia, un’amica molto malata. Credevo di andare per donare qualcosa, ma quello che ho ricevuto è di un valore inestimabile.
Silvia mi dice: «La malattia mi ha aperto gli occhi. Non è che avessi una vita sbagliata, eppure solo ora mi sembra di vedere chiaramente. È la storia del mercante che trovata la perla, vende tutto quello che ha per comprarla. Se potessi vivere, vivrei in modo del tutto diverso. I gioielli di mia madre, le case comprate con sacrifici sono dei beni perché ti danno una sicurezza economica anche per i figli… ma la malattia ha azzerato tutto, ha tolto il valore ai beni e mi ha mostrato il bene che è la persona. Vedo con altri occhi non solo mio marito, i figli, ma ogni altra persona, chiunque sia. L’ospedale può sembrare un luogo di maledizione, invece è un’inattesa, necessaria “lezione di vita”. La gente qui non vale per il vestito, per la macchina, per il nome che porta. Siamo messi tutti nella condizione di mettere in moto una parte di noi che spesso è atrofizzata: la capacità di amare. E qui si vede che basta un sorriso, un’attenzione, basta veramente poco. Sento che questo amore vince la morte. La perla preziosa è l’amore».

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"Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra" (Mt 13, 45-46)


Foto mia

2 commenti:

Giovanna Maria ha detto...

E' bella la lezione della debolezza!

speranza ha detto...

E' proprio vero: la malattia, le difficoltà, le 'emergenze' che incontriamo, se guardate con occhi puri, servono soprattutto e prima di tutto ad andare all'essenziale: i rapporti che l'Amore compone e porta avanti....!