sabato 14 aprile 2012

Nulla avviene per caso


Un amico, venuto per salutarmi, non riesce a trovare la mia abitazione. Qualcuno del posto lo aiuta e così, parlando parlando, prende avvio una certa conoscenza.
Quando è da me, l’amico mi dice che devo conoscere quel signor Antonio che è stato così gentile. Mi dice che tutti i giorni passa per la mia strada perché va al cimitero alla tomba della moglie e che certamente l'avrò visto chissà quante volte.
Difatti vedo sempre passare un anziano per questa strada che porta al cimitero. L’età, l’aspetto corrispondono alla descrizione del sig. Antonio. Non molto tempo dopo, trovandomi di fronte a quel signore gli chiedo se è lui il signor Antonio.
"No, sono Lorenzo, piacere di conoscerla!"
Abbiano occasione di salutarci altre volte e di scambiare qualche parola, poi altre. Parliamo della vita, della città, delle gioie, dei dolori.
Prima di Pasqua mi preparavo per un viaggio fuori Italia. Lorenzo mi dice, sapendo della mia passione per le storie di vita vissuta: “Ho pensato di scriverti la mia avventurosa vita, così mi conosci. La nostra sarà una lunga amicizia perché il modo insolito in cui ci siamo incontrati mi dice che non è per caso. Nulla avviene per caso”.
Dall’aeroporto di Roma, il mercoledì della Settimana Santa, lo saluto prima di imbarcarmi. Lorenzo mi chiede quando torno e mi ricorda che mi attende per iniziare a raccontarmi la sua vita.
Gli scrivo un messaggio la vigilia di Pasqua. Nel giro di pochi minuti squilla il cellulare che mostra il nome di Lorenzo. Lo accolgo con gioia! “Non sono Lorenzo, sono il figlio. Mio padre è morto ieri, venerdì". Chiedo altre informazioni.
La notizia mi chiude in un giro di domande. Mi ritrovo senza risposte sotto un albero di amarene in fiore che parla di purezza e di rinascita. Penso alla "lunga amicizia", alle parole non ancora dette. Mi chiedo il senso di ciò che accade…
Sono ancora fresche le parole di Lorenzo: “Niente avviene per caso. Tutto ha un senso anche se non sappiamo leggerlo. La nostra storia è segnata dallo stupore che proviamo davanti alle combinazioni della vita”.   
Grazie, Lorenzo!


Foto mie

10 commenti:

Anonimo ha detto...

DI FRONTE A CERTI EVENTI SCOPRO CHE QUELLO CHE NOI CHIAMIAMO IL REGISTA INVISIBILE, E' CAPACE DI FANTASIA INFINITA. NELLA MIA FRAGILITA' PENSO CHE TUTTO DIVIENE ETERNO, MI LEGO A QUESTA REALTA' CHE MI SALVA.

GIOVANNI

Anonimo ha detto...

...! Maurizio

Anonimo ha detto...

Grazie, Tanino!
I fatti che racconti, come questo di Lorenzo, mostrano su quali binari vivi i tuoi giorni.
E' una potente scuola.
C'è un metodo, un suggerimento per me che sono abbastanza refrattario ad ogni consiglio preconfezionato?
Non è la retorica che mi rende allergico, ma la falsità.
Nelle tue storie, nei fatti che riferisci, c'è la tua persona. Si evince una forte dose di sincerità e generosità.
Se puoi dirmi qualcosa te ne sarò grato. Carlo M.

Anonimo ha detto...

Ci leghiamo a molte cose, queste ci lasciano.....imparare dall'umano è un'insieme di attitudine.
Non avere forza di riprendersi, ma se solo sto scrivendo il libro della mia vita..ogni ricordo abbonda di una corte per eleggere ogni mio momento passato in un contenimento d'amore del venire con una valle abitata dalla traccia di Dio a passeggio nei cuori.

Salvatore

Anonimo ha detto...

Tanino, penso che tutto il tuo impegno sia di mostrare come nella nostra vita di tutti i giorni ci sia sempre la possibilità di uscire in un'altra dimensione che non è estranea ma è la radice di ciò che chiamiamo realtà.
Grazie e complimenti per il blog.
Ringrazio anche quelli che ti scrivono perchè ti fanno da spalla. Spero di esserlo anch'io, chiedendoti, assieme a Carlo, di dare un suggerimento per vivere più intensamente la vita.
Ciao, Ferdinando

Anonimo ha detto...

Tanino, sta bene nel tuo blog una nota poesia di John Donne. Ti saluto e ti ringrazio, Serena

Nessun uomo è un'isola,
completo in se stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una nuvola
venisse lavata via dal mare,
l'Europa ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare
una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell'umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
suona per te.

Gennaro ha detto...

Un abbraccio a Lorenzo

Anonimo ha detto...

forse non era necessario che Lorenzo raccontasse la sua storia...è bastato incontrarlo e condividere con lui pochi ma preziosi momenti e poi ...stupirsi che abbia lasciato questo mondo il Venerdì Santo! ciao Tanino. grazie. niky.

Tanino Minuta ha detto...

con quello che sta succedendo dopo la "morte" di Lorenzo, anche per reazioni arrivatemi sia attraverso persone incontrate personalmente nel comune dove abito che via e-mail, mi rendo conto che si sta componendo uan storia: quella che Lorenzo avrebbe voluto raccontarmi. E' come guardare un film attraverso il vissuto di molte persone o nel riflesso in tanti della vita di Lorenzo. Con tutti voi mi sento spettatore. Grazie a tutti. Tanino

Anonimo ha detto...

Il mio commento, contrariamente alle apparenze, è molto serio. Sopra me la sono cavata implicitamente con tre puntini, ora esplicito: tanto tu che niente capita a caso, non potevi non dirlo, prima o poi! Poi, perché è già passato troppo tempo, conoscendoti!
Maurizio Mosconi