mercoledì 22 giugno 2016

A proposito di "Dio mi dice"

Mi scrive Robi a commento del post “Dio mi dice”:

Questo "inno" all'amore di Dio di Simone Weil, come ti scrive Teresa, fa riflettere e può cambiare la vita.
Può cambiare la vita?
Ma la vita di chi?
Quello che io vedo è quanto prevalga il male: istituzionalizzato, asservito a leggi che sembrano pulite, regolamentato da modernità e apparenza e folate di profumo... Il male è elegante e sicuro del suo fascino.
Difficile, difficile sconfiggerlo. Le vittime sono sempre gli innocenti, quelli che vedono il positivo, quelli che si sforzano di essere buoni...
Scusa lo sfogo, ma talvolta, vedendo come il male cresce rigoglioso e superbo, mi vengono tanti dubbi che toccano anche la coscienza e la fede. Tanino, non attendo risposte ma accogli questo sfogo. Ciao,  Robi


Quando qualcuno grida di dolore e di sdegno è difficile dire qualcosa. Converrebbe restare in silenzio. Ed è quello che ho fatto. Poi, per non restare schiacciato da un’apparente verità, gli ho detto: “Sono d’accordo con te, ma non pensare che sia soltanto così. C’è altro, può esserci dell’altro. Lo stesso dolore, lo stesso sdegno può trasformarsi in breccia per entrare nella logica del male e disintegrarlo. A questo punto diventa necessaria la fede che ricorda che c’è Uno che ha vinto il mondo”

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