sabato 25 giugno 2016

Qualcuno maledice il prossimo...

Ho sentito alcuni maledire il prossimo e li ho rimproverati. Per difendersi, questi operatori di iniquità hanno risposto: «Per carità e per sollecitudine parliamo così!» Ho risposto loro: Smettete di praticare simile carità, altrimenti accuserete di menzogna colui che ha detto: «Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo farò perire» (Sal 101,5). Se ami quell'uomo, come dici, prega in segreto per lui e non disprezzarlo. Questo modo di amare piace al Signore; non perderlo di vista, e applicati con molta cura a non giudicare i peccatori. Giuda era del novero dei discepoli e il ladrone faceva parte dei malfattori, eppure quale cambiamento stupendo in un attimo!...

Rispondi dunque a colui che parla male del prossimo: «Smetti, fratello! Io stesso cado ogni giorno in colpe più gravi; come allora potrei condannare costui? «Ne avrai un doppio profitto: guarirai te stesso e guarirai il tuo prossimo. Non giudicare è una scorciatoia che conduce prontamente al perdono dei peccati, se è vera questa parola: «Non giudicate e non sarete giudicati»... Alcuni hanno commesso grandi colpe alla vista di tutti, ma hanno compiuto in segreto i più grandi atti di virtù. Così i loro accusatori si sono ingannati guardando solo il fumo senza vedere il sole...

I censori frettolosi e severi cadono in tale inganno perché non conservano il ricordo e il pensiero costante dei propri peccati... Giudicare gli altri, è usurpare senza vergogna una prerogativa divina; condannarli, è rovinare la propria anima... Come un buon vendemmiatore mangia l'uva matura e non coglie l'uva verde, così uno spirito benevolo e sensato nota con cura tutte le virtù che vede negli altri; è insensato invece colui che scruta le colpe e le mancanze.


San Giovanni Climaco  (575-650), monaco nel Monte Sinai

La scala santa, 10° grado

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande pagina!
Grazie, Tanino,
Stefano

Anonimo ha detto...

Tanino, sono Ludovico. Ci siamo sentiti altre volte.
Nella mia vita che penso sia avviata al tramonto, ho osservato che le più grandi trasformazioni della storia sono soltanto schiuma.
La sostanza è molto più stabile di quanto sembra.
Certo oggi i mezzi di comunicazione, così sviluppati e accelerati, fanno da altoparlante a tutto.
Oggi più che mai urge un ritorno al proprio centro.
In quell'interiorità, direbbe Agostino, dove abita la verità, ritroviamo noi stessi.
Per dire una parola riassuntiva: la vera crisi è nell'uomo che è talmente distratto da non capire più dov'è il suo centro.
Grazie, Tanino. Tu, nel tuo silenzio, nel tuo "disinteressarti" delle grandi onde della storia, parli del fondo del mare, delle bellezze stabili della vita, della grandezza dell'uomo...
Hai coraggio e fede.
Buona domenica,
L.

Miglia Giallo ha detto...

Una benedizione per Ludovico. E' molto concreto. Mentre io pensavo che la vita cambia da un momento all'altro. E, sempre pensavo, a una signora con una malattia debilitante a non dovermi rassegnare io che le sto vicino alle cose che non possono cambiare.
Fiducia nella grandezza della vita. Fiducia!! Così da riconoscere la sorgente in Dio.
GENNARO

Tanino Minuta ha detto...


Ringrazio Stefano, Ludovico e Gennaro!
sono ottimista perché so che insieme siamo forti.
Tanino

Anonimo ha detto...

grazie a te, Tanino
Giovanna