domenica 19 febbraio 2017

La vocazione

Ho chiesto un giorno ad un amico sacerdote come fosse nata in lui la vocazione. “Non ci crederai, è tutta colpa delle patate fritte. Quando frequentavo le elementari, tornando da scuola passavo davanti al seminario e sentivo venire dalla cucina un invitante odore di patate fritte. A me piacciono molto e nella mia mente di bambino l’idea che il seminario fosse il luogo delle patatine fritte cominciò a lavorare come un tarlo. Questa la prima idea. Passati gli anni e osservando le varie possibili scelte, l’idea del sacerdozio era presente accanto a quella di una bella famiglia, di una professione a servizio degli altri. Ma la possibilità di dare tutto a Dio e lasciare per Lui ogni mio programma, seppur bello, si fece sempre più forte e concreta.
La vocazione significò per me non avere più un mio progetto ma mettermi nelle mani di Dio. Sono passati decenni: ne ho viste e sentite. Ma ciò che sempre mi commuove è vedere come Dio si faccia strada per arrivare al cuore dell’uomo. Anche con le patatine fritte”.

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