Il nuovo non è quindi il «diverso» dal solito, ma «lo stesso» che non diventa mai «uguale»: è un «solito» inesauribile. Chi ama lo sa: trova sempre il nuovo nella stessa persona. Il nuovo dipende quindi dall’amore: ricevo la vita contenuta in ciò che incontro veramente, ciò a cui mi apro e che curo.
Alessandro D’Avenia "L'Epifania quotidiana", da Il corriere della Sera, 7 gennaio 2019 (foto da web)
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