lunedì 24 giugno 2019

Il valore della vita

Un amico polacco mi racconta:

Mio padre lavorava in un cantiere navale. Durante uno sciopero è stato complito da un missile. Caduto a terra hanno continuato a bastonarlo. È morto qualche giorno dopo. Erano gli anni 80, primi vagiti di ricerca di libertà, delle manifestazioni di Danzica. La nostra vita è cambiata. Ero piccolo per rendermene conto. Ne riparliamo con mia madre quando arriva qualche riconoscimento o in occasione di qualche manifestazione storica. 
Mia madre mi ha insegnato il valore della vita e a non cercare mai la vendetta. Nel Vangelo trovo continuamente i suggerimenti che mi educano alla pace. La pace comincia in me, da me. 
Oggi, da adulto, so che il valore da sapere trasmettere alle nuove generazioni è il principio della pace, un bene che viene da Dio ma che può nascere dentro di me.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, Tanino, di questa toccante storia.
Quando leggo le tue storie, che spesso sono come la punta di un iceberg, verrebbe il desiderio di saperne di più, di sapere come è andata a finire...
Ma forse questa è la tua grandezza: fare in modo che la storia continui in chi la legge e porti frutto ancora.
Questo te lo dico perché, come ti ho già espresso, spesso mi trovo a ridire quello che leggo nel tuo blog e ne vedo gli effetti.
Si erano in genere due fronti: affascinati e disinteressati.
E' giusto così. Nella mia vita l'ho sperimentato più volte che le cose vere dividono perché sono vere e producono una scelta.
Tanino, buona settimana.
Non so quale sia il clima dove vivi, ma qui da noi è caldo.
Stammi bene,
Ludovico

Tanino ha detto...

Ludovico, come sempre quello che scrivi è incoraggiamento e stimolo.
Sì, le storie che racconto hanno sempre un alone indicibile perché toccano la persona.
Ma ogni storia mi sembra che abbia un messaggio.
Nella mia vita ho sperimentato tante volte che fatti apparentemente insignificanti sono la punta, come dici tu, di un iceberg.
Leggere la propria vita con questi parametri è una continua scoperta, un continuo stupore.
Forse hai letto che un mio racconto s'intitola "40 anni di stupore".
Era il tentativo di raccontare ad un amico d'infanzia come potevo riassumere la mia vita.
Stupore, e stupore.
Ecco, Ludovico carissimo, la parola che titola la mia esistenza.
Buona settimana anche a te.
Qui in Slovacchia il tempo è bello e non è così caldo come in Italia.
A presto,
Tanino

Anonimo ha detto...

Grazie Tanino e grazie Ludovico che ti "provoca"!
Dove trovo il tuo racconto 40 anni di stupore?
Grazie,
Anna

Tanino ha detto...

Anna, hai ragione, Ludovico provoca e questa è una gioia.
ti allego il link dove trovare la storia che ho scritto:
https://www.cittanuova.it/40-anni-di-stupore/
Ciao,
Tanino